IL GOVERNO FRANCESE STANZIA 154 MILIONI IN 5 ANNI PER FAR RIPARARE I VESTITI INVECE DI BUTTARLI
AGI - Un tacco rotto, uno strappo nei pantaloni, dei bottoni che mancano ad una camicia? Niente paura, non si butta via niente. Vanno assolutamente conservati e non ci si azzardi a sbarazzarsi di calzature e indumenti usati e usurati. In Francia ci pensa il Governo a ripararli. Nel senso che l’amministrazione centrale pagherà un ‘bonus rammendo’ – come viene definito l’incentivo alla loro conservazione – per farli aggiustare.
È il nuovo strumento francese che tende a ridurre gli sprechi e mettere un freno al fatto che “ogni anno in Francia vengono buttate via circa 700.000 tonnellate di abbigliamento”, due terzi delle quali finiscono dritte nella discarica. Il rimborsooscilla “tra i 6 e i 25 euro del costo del rammendo” in laboratori o da parte di calzolai, sarte e sarti che hanno aderito all’iniziativa. L'iniziativa sarà valida a partire dal mese di ottobre. L'ammontare del fondo complessivo disponibile è pari a 154 milioni di euro per i prossimi 5 anni.
Secondo Refashion, l’eco-organizzazione del settore tessile che si occupa di abbigliamento usato e di incentivare un’industria più sostenibile, solo nel 2022 in Francia “sono stati prodotti per il mercato dell’abbigliamento ben 3,3 miliardi di capi”, comprese scarpe e biancheria per la casa.
Tuttavia, l’obiettivo di sostenere chi provvede alle riparazioni rientra nel piano di una più grande riforma del settore tessile, ritenuto una delle industrie più inquinanti del Pianeta, che è stata avviata alla fine del 2022, costringendo ad esempio i marchi ad essere maggiormente tracciabili e anche a “sostenere finanziariamente le organizzazioni specializzate nel riutilizzo e nel riciclo degli indumenti”. E sebbene la Francia sia il quarto maggiore esportatore di moda nell’Unione Europea, il settore dell'abbigliamento arranca negli ultimi anni e la spesa pro capite dei francesi per i vestiti ammonta appena a 430 euro l'anno, sotto la media Ue.
Il segretario di Stato per l'ecologia Berangere Couillar ha spiegato che "l'obiettivo è quello di sostenere coloro che effettuano le riparazioni".