AGI - Sarà firmata venerdì, dalla governatrice repubblicana dell'Iowa Kim Reynolds, la nuova legge licenziata martedì, nel corso di una sessione straordinaria del Parlamento, che introduce restrizioni all'aborto se praticato dopo le prime sei settimane di gravidanza. Con l'Iowa, il 24esimo stato mericano a limitare l'aborto, interrompere la gravidanza diventa difficile (se non impossibile) in quasi la meta' degli Stati Uniti.
"Una volta firmata questa legge - evidenzia il quotidiano Washington Post - lo stato del Midwest andrà a ingrossare le fila degli Stati conservatori che, dopo l'annullamento del diritto costituzionale all'aborto da parte della Corte Suprema, hanno stretto le maglie sulla possibilità di abortire".
Secondo la testata, la sessione straordinaria del Parlamento è stata convocata dalla Reynolds al "solo scopo" di correggere una normativa che fino ad oggi considerava legale l'interruzione di gravidanza fino alla 22esima settimana.
La governatrice non ha fatto peraltro mistero delle sue posizioni annunciando di voler firmare subito il provvedimento sulle nuove restrizioni perché "la giustizia per i non nati non dovrebbe essere ritardata". Non sono esclusi, sempre a detta del Wp, una serie di ricorsi contro il provvedimento immediatamente bollato dai democratici come una "forzatura" che "non tiene conto della volontà della maggiornza dei cittadini dell'Iowa".
L' "ondata" degli stati anti-abortisti sta ovviamente preoccupando l'opinione pubblica americana specie tra i democratici che puntano il dito contro le nomine di "tre giudici oscurantisti" dell'ex Presidente Trump.
Da quando la messa al bando è stata sancita dalla Corte Suprema, l'estate scorsa, molti Stati conservatori hanno inasprito le restrizioni e dichiarato illegale anche tentare di sottoporsi a intervento in un altro Stato. Il sito web del Washington Post tiene aggiornata una "mappa" degli Stati dove l'aborto è ancora legale, a rischio o vietato.