AGI - Con le ultime sfilate di Alta Moda autunno-inverno 2023-2024, a Parigi sta per calare il sipario su una delle più celebri Fashion Week al mondo, svoltasi nel mezzo del caos sociale in Francia per l'uccisione di un 17enne, Nahel, da parte della polizia, lo scorso 27 giugno. In tutto 32 maison hanno partecipato all'evento glamour, per lo più francesi, ma anche italiane, spagnole e americane, con sfilate sontuose che hanno visto sedere in prima fila principesse, influencer e Vip arrivati dai quattro angoli del pianeta.
A chiudere la Fashion Week questa sera saranno Fendi, Ashi Studio, Imane Ayissi, Juana Martin, Aelis, Gaurav Gupta, Maison Sara Chraibi e Adeline André. Ad aprire le danze delle sfilate parigine dedicate alla Haute Couture è stata la Maison Schiaparelli, con una collezione dedicata agli artisti. In passerella ha lanciato una nuova linea con cui ha "dipinto" il corpo umano. Allo show non sono mancati gli ospiti speciali seduti tra le prime file del front-row, ma la più attesa era in assoluto Chiara Ferragni.
Dalle testate di moda l'influencer italiana è stata definita una "Schiaparelli Girl" molto in vista all'esclusivo show firmato da Daniel Roseberry. Per l'occasione è diventata una dark lady con un lungo abito scampanato decorato all-over con dei ricami floreali in velluto tono su tono. Si tratta di un capo con la gonna a ruota lunga fin sotto al ginocchio, il bustier aderente e le spalline sottili incrociate, con un reggiseno scultura a punta realizzato con del raso intrecciato come a formare due rose sul seno, con coppe a cono.
A completare l'outfit da sfilata della Ferragni non sono mancati degli ulteriori dettagli glamour e audaci, tutti firmati Schiaparelli tra cui un paio di stivali cuissardes di vernice nera, un modello a punta e col tacco alto irregolare.
Lo stesso giorno hanno presentato le collezioni Haute Couture anche Julie de Libran, Iris van Herpen - con i suoi abiti dalle forme sculturali e design 3D - Georges Hobeika - noto per i suoi abiti da sera molto sexy e preziosi - l'americano Thom Browne, alla sua prima partecipazione con il francese Charles de Vilmorin e Giambattista Valli. Rahul Mishra ha svelato creazioni tutte ricamate, realizzate a mano in India.
Dior ha sfilato al Museo Rodin, con una raffinata collezione firmata dalla direttrice artistica Maria Grazia Chiuri, ispirata ai miti fondatori dell'Antichità e alle divinità greco-romane. Tra le Vip presenti, la principessa Sirivannavari di Thailandia, Beatrice Casiraghi, la principessa Maria Olimpia di Grecia, icona della firma italiana di scarpe Aquazzura che di sera, a sorpresa, ha sfilato per Giambattista Valli, nel nuovo atelier del couturier italiano in boulevard des Capucines.
La principessa greca ha fatto colpo con un abito a balze in tulle plissettato "Bois de Rose" con bustier in pizzo ricamato con paillettes. Tra i momenti clou e più attesi della Paris Fashion Week la sfilata di Chanel, presentata en plein air, con una passeggiata lungo le rive della Senna. La collezione del prossimo autunno-inverno ha portato in passerella il ritratto della perfetta parigina, contemporanea, sensibile ma forte e audace, la cui personalità e passioni si rispecchiano in quello che indossa: un sapiente assemblaggio di tweed, chiffon di seta, organze e pizzi intarsiati.
A farsi notare, in particolare, sono stati abiti preziosi, dipinti a mano, con ricami somiglianti a petali di fiori adornati, bottoni di vetro a forma di lampone ma anche motivi floreali che sembrano sbocciare con camelie nere, ortensie rosa e margherite blu. Tra le presenze più note, quella della principessa di Montecarlo Charlotte Casiraghi, accanto alla suocera, l'iconica attrice Carole Bouquet. Sulle rive della Senna, Charlotte ha salutato le attrici Lyna Khoudri, Lupita Nyong'o e Vanessa Paradis prima di sedersi in prima fila accanto al rapper americano Kendrick Lamar.
La figlia della principessa Carolina di Hannover - ambasciatrice e portavoce della casa di Rue Cambon dall'inizio del 2021 - ha indossato un completo in tweed con una giacca ricamata con fiori di paillettes. Il 4 luglio è stata anche la giornata degli show di Alexis Mabille, Julien Fourniè, Alexandre Vauthier, RVDK Ronald van der Kemp e Giorgio Armani Privè. Stèphane Rolland ha scelto per la sua passerella l'Opera Garnier con delle figure ispirate alla cantante lirica Maria Callas e scene riprese dal regista Claude Lelouch per il suo prossimo film.
Nella terza giornata sono invece andati di scena Valentino, Balenciaga, Eliee Saab, Jean-Paul Gaultier e Valentino oltre a Yuima Nakazato, Franck Sorbier, Viktor & Rolf e Zuhair Murad. In chiusura, gli show di Ashi Studio, Imane Ayissi, Juana Martin, Aelis, Fendi, Gaurav Gupta, Maison Sara Chraibi e Adeline André. La cronaca della Paris Fashion Week è stata anche segnata dalla narrazione delle violente proteste e dei saccheggi che hanno messo la Francia in subbuglio. "Le sfilate di alta moda camminano su un filo" ha titolato 'Actu Paris'. In effetti la nota maison Cèline ha annullato la sua sfilata.
Facendo riferimento "all'incerta evoluzione di questi gravissimi disordini", sabato lo stilista Hedi Slimane aveva giudicato "sconsiderata e totalmente fuori luogo" una "sfilata di moda a Parigi, mentre la Francia e la sua capitale sono così in lutto e ammaccate".
Fu lo stilista Charles Frederick Worth che creò nel 1858 la prima casa di Haute Couture, con sede al 7 Rue de la Paix, a Parigi. Da un decreto del 23 gennaio 1945, il termine di "Haute couture" è diventato una denominazione legalmente protetta, concessa dal ministro responsabile dell'Industria, su proposta di una commissione presieduta dalla Chambre Syndicale de la Couture.
All'epoca, le case che potevano vantarsi di essere Haute Couture avevano diritto a specifici vantaggi in termini di prezzo e approvvigionamento di materie prime. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a case di moda di tutte le nazionalità che rispondono a un certo numero di criteri specifici e aderiscono alla Chambre Syndicale de la Couture. Il calendario ufficiale delle sfilate comprende "membri", "membri corrispondenti" e "membri ospiti". Solo 16 maison hanno lo status di membro, alcune delle quali, però, non sono più in passerella: Adeline Andrè, Alexandre Vauthier, Alexis Mabille, Bouchra Jarrar, Chanel, Christian Dior, Franck Sorbier, Giambattista Valli, Givenchy, Jean Paul Gaultier, Julien Fourniè, Maison Margiela, Maurizio Galante, Rabih Kayrouz, Schiaparelli, Stèphane Rolland.