AGI - La Commissione europea ha accolto con favore l'iniziativa dei cittadini europei "Stop finning - Stop the trade" che chiede all'Ue di intervenire per porre fine al commercio internazionale di pinne di squalo ed esaminerà la possibilità di adottare un'iniziativa legislativa per porre fine a tale commercio.
"La pratica crudele e illegale del 'finning' - si legge nella nota della Commissione - comporta che le pinne vengono tagliate dall'animale e lo squalo viene rimesso in mare quando può essere ancora vivo".
Nell'immediato la Commissione intensificherà l'applicazione delle misure di tracciabilità dell'Ue e avvierà un dialogo con i partner internazionali. Tra le contromisure annunciate da Bruxelles c'e' anche l'avvio, entro la fine del 2023, di una valutazione d'impatto sulle conseguenze ambientali, sociali ed economiche della pratica del 'finning', sia all'interno dell'Ue che nel commercio internazionale. Entro la fine del 2024 la Commissione fornirà inoltre informazioni più dettagliate sulle importazioni ed esportazioni di pinne dall'Ue per migliorare l'affidabilità delle statistiche sugli scambi di prodotti a base di squalo.