AGI - Sale a 1.311, di cui 406 a Parigi, il bilancio degli arresti nella scorsa notte in Francia a causa delle violenze esplose dopo la morte del giovane Nahel. Lo rende noto il ministero dell'Interno francese che parla comunque di violenze di "minore intensita'" rispetto alle giornate precedenti.
I feriti sono "79 tra poliziotti e gendarmi", aggiunge il ministero, in un rapporto ancora provvisorio. Circa 1.350 veicoli sono stati dati alle fiamme, 234 edifici sono stati incendiati o danneggiati e sono stati registrati 2.560 incendi su strade pubbliche.
I manifestanti hanno anche dato fuoco ad auto e bidoni della spazzatura. Ma durante una visita a Mantes-la-Jolie, a ovest di Parigi, il ministro dell'Interno Gerald Darmanin ha dichiarato sabato mattina presto che la violenza della notte è stata "di intensità molto minore", con 471 arresti a livello nazionale e sacche di tensione a Marsiglia e Lione in particolare.
Darmanin aveva annunciato una mobilitazione "eccezionale" di polizia e gendarmi per evitare una quarta notte consecutiva di disordini per la morte di Nahel, che sarà sepolto sabato nel sobborgo parigino di Nanterre dove viveva ed è stato ucciso. Gli avvocati della famiglia hanno chiesto ai giornalisti di stare alla larga, dicendo che era "un giorno di riflessione" per i parenti di Nahel.
Il ministero dell'Interno francese ha inoltre registrato 31 attacchi a stazioni di polizia, 16 attacchi a stazioni di polizia municipale e 11 a caserme della gendarmeria. Lione e Marsiglia sono le due città più colpite dalle violenze, ha detto la fonte della polizia.
A Vaulx-en-Velin, alla periferia di Lione, un rivoltoso ha sparato contro la polizia, ha riferito la stessa fonte. Un tentativo di attacco è avvenuto nei locali della Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria (DCPJ), a Nanterre.
Le parole di Macron
Il presidente francese è pronto ad adattare il dispositivo di mantenimento dell'ordine "senza tabù" e ha fatto appello ai genitori perché "tengano i figli a casa". Dispiegati 45mila agenti in tutto il territorio nazionale.
Macron ha parlato al termine dell'unità di crisi interministeriale. "In questo contesto, chiediamo a tutti i genitori di assumersi la responsabilità: il contesto che stiamo vivendo è frutto di gruppi organizzati e attrezzati ma anche di tanti giovani. Un terzo degli arrestati sono giovani o molto giovani", ha insistito il capo dello Stato. "È responsabilità dei genitori tenerli a casa. Faccio appello al senso di responsabilità delle famiglie".
"Le piattaforme e le reti svolgono ruoli molto importanti", ha aggiunto, citando TikTok e Snapchat. "Saranno fatte richieste per avere l'identità di coloro che usano i social network per chiamare al disordine". "Prenderemo diverse misure nelle prossime ore", ha detto.
L'introduzione dello stato di emergenza e del coprifuoco è stata richiesta da diversi responsabili politici dopo la terza notte di violenze che ha portato a centinaia di arresti, danni a edifici istituzionali e feriti fra le forze dell'ordine.
Macron rinvia la visita in Germania
Il presidente Emmanuel Macron ha rinviato la visita di Stato in Germania, che avrebbe dovuto iniziare domani. "Il presidente Macron ha parlato per telefono con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e lo ha informato della situazione nel suo Paese", si legge in un comunicato della presidenza. "Il presidente Macron ha chiesto di rinviare la sua prevista visita di Stato in Germania".
"Vista la situazione interna, il Presidente della Repubblica ha indicato di voler rimanere in Francia per i prossimi giorni. I due presidenti hanno quindi concordato di rinviare la visita in Germania a una data successiva", si legge in un breve comunicato.
I funerali di Nahel, decine persone strette attorno alla madre
Si è svolto in un clima di triste compostezza, ma anche di rabbia, la cerimonia funebre per salutare Nahel M. Diverse centinaia di persone si sono riunite per rendere omaggio al giovane ma anche stringersi attorno alla madre e alla nonna.
Moltissimi i giovani, tanti vestiti con le con caratteristiche 'djellabas', che si sono radunate davanti alla camera ardente allestita nella città francese per una cerimonia che la famiglia ha voluto fosse il più intima possibile, lontana dalle telecamere.
Il carro funebre con la bara bianca ha lasciato l'impresa di pompe funebri intorno alle 12, poi c'è stata la cerimonia funebre alla moschea Ibn Badis di Nanterre (il cui accesso all'ingresso era filtrato da un gruppo di giovani locali che conoscevano Nahel), infine la sepoltura nel settore musulmano del cimitero di Mont Valerien.
Appassionato di rap e motociclismo, descritto come un "ragazzo tranquillo", anche se a volte con comportamenti "borderline", con una vita simile a quella di tanti altri giovani della città, Nahel era stato cresciuto da solo dalla madre a Nanterre e aveva vissuto in un condominio nel quartiere Pablo-Picasso, ai piedi de La Defense.
Finita la scuola aveva fatto lavori saltuari, lavorato come fattorino e aveva cominciato a frequentare un "corso di inserimento" nell'associazione Ovale Citoyen che accompagna i giovani attraverso lo sport, stabilendo una collaborazione con il club di rugby di Nanterre.
La Farnesina raccomanda prudenza
La Farnesina raccomanda 'attenzione' a chi va in Francia in questi giorni. Sul sito Viaggiare Sicuri, si legge: che "è possibile che si verifichino disagi nella circolazione stradale. Nelle banlieue di Parigi le linee di autobus e tram sono interrotte dalle ore 21 mentre nelle città di Compiegne e Clamart è entrato in vigore un coprifuoco dalle 22 alle 6, fino a lunedì 3 luglio. Si raccomanda di monitorare i media, evitare le aree interessate dalle proteste e seguire le indicazioni delle autorità locali".