AGI - Sono 150 le persone arrestate la notte scorsa in Francia durante le proteste e gli scontri seguiti all'uccisione del diciassettenne Nahel da parte della polizia a Nanterre, nella banlieue parigina. Lo ha comunicato il ministro dell'Interno Gèrald Darmanin.
Nella sola giurisdizione della prefettura di Parigi (la capitale e i tre dipartimenti della periferia interna), sono state arrestate 77 persone, durante le violente proteste di questa notte. Nahel, 17 anni è stato ucciso a Nanterre da un agente di polizia perché si è rifiutato di esibire i documenti.
Il numero di arresti è più che doppio rispetto ai 31 eseguiti in tutta la Francia della notte precedente, segno che i disordini si sono inaspriti e che la reazione delle forze dell'ordine è stata più serrata. Le autorità sperano di contenere la furia divampata nelle banlieue grazie agli sviluppi delle indagini e a una marcia bianca che si terrà oggi a Nanterre dopo un crescendo di violenza urbana non solo nei sobborghi parigini ma anche a Lione, Tolosa, Digione, Nizza, Roubaix, Amiens, Lille.
Fonti della polizia hanno riferito che sono state incendiate diverse auto, ma anche negozi, con qualche caso di saccheggio e di danneggiamento di edifici pubblici.
A Clamart è stato bruciato un tram, mentre a Fresnes il posto di guardia all'ingresso del complesso carcerario è stato attaccato con bombe carta.
Video dell'attacco mostrano una ventina di giovani incappucciati che lanciano diversi proiettili con mortai pirotecnici contro il corpo di guardia all'ingresso dell'area comprendente dà accesso alle residenze delle guardie, al centro di custodia cautelare, al centro di custodia cautelare femminile e all'ospedale carcerario.
L'intervento in forze della polizia ha impedito l'accesso dei rivoltosi all'interno della prigione.
Macron: "Le violenze contro le istituzioni sono ingiustificabili"
Le "scene di violenza" viste nelle scorse ore rivolte contro "le istituzioni e la Repubblica" sono "ingiustificabili" secondo il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Dopo la nuova notte di scontri in numerose periferie e città di Francia, in seguito all'uccisione del giovanissimo Nahel, il capo dell'Eliseo ha parlato in occasione della riunione dell'unità interministeriale di crisi in corso al ministero dell'Interno.
Macron ha auspicato che nelle prossime ore ci si dedichi al "raccoglimento e rispetto" in occasione della "marcia bianca" chiesta dalla madre del ragazzo, ha chiesto "ovviamente la protezione di tutti i luoghi istituzionali" e ha detto che l'unità di crisi deve "organizzare i prossimi giorni in modo che la calma più completa ritorni".