AGI - La televisione di Stato russa ha trasmesso un video del ministro della Difesa Sergei Shoigu che ispeziona le forze russe in Ucraina, la sua prima apparizione pubblica dopo l'aborto della ribellione del gruppo paramilitare Wagner.
Secondo gli estratti trasmessi dal canale televisivo Rossia 24, il ministro Shoigu, bersaglio di aspre critiche da parte del leader di Wagner Evgeny Prigozhin, si è recato in un posto di comando delle forze russe in Ucraina e ha "tenuto una riunione con i leader" di una delle unità.
Il fallito colpo di stato del leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgeny Prigozhin, rivela "vere crepe" al più alto livello dello stato russo. A dirlo è il capo della diplomazia americana, Antony Blinken. Prigozhin "ha sfidato direttamente l'autorità di Putin", e questo "solleva vere domande e rivela vere crepe" ai vertici del Cremlino, ha detto il segretario di stato americano intervistato dalla Cbs.
Gli Stati Uniti nelle ultime 24 ore hanno tenuto intense consultazioni con gli alleati europei sulla crisi in Russia, ma fino a oggi si erano astenuti dal commentare direttamente gli eventi. Lo stesso Blinken ha discusso ieri della situazione in Russia con i suoi omologhi dei paesi del G7, nonché con la Polonia e la Turchia. In un giro di trasmissioni televisive domenicali su diversi network, Blinken ha detto che è ancora "troppo presto" per speculare sull'impatto della crisi sulla Russia o sulla guerra in Ucraina.
Ma "nella misura in cui l'attenzione della Russia viene deviata questo crea, credo, un ulteriore vantaggio" per l'Ucraina nel bel mezzo di un'offensiva contro le forze russe, ha detto. "È troppo presto per sapere come andrà a finire. È un quadro in evoluzione", ha detto, "ma il fatto che tu abbia qualcuno dentro che mette in dubbio l'autorità di Putin e si chiede direttamente perché ha lanciato questa aggressione all'Ucraina, di per sé è qualcosa di molto potente." "Dovevano difendere Mosca dai mercenari che loro stessi hanno creato", ha detto ancora Blinken, insistendo sul "fallimento strategico" del presidente russo in Ucraina.
Mistero sulle sorti di Prigozhin
A 24 ore dall'annuncio dell'accordo per il ritiro delle truppe Wagner giunte a pochi chilometri da Mosca "per non versare sangue russo", non ci sono più aggiornamenti sulle sorti del capo della ribellione Evgenij Prigozhin. Destinato alla Bielorussia, il suo "status" nel Paese satellite della Russia, il cui presidente Aleksander Lukashenko ha mediato con il Cremlino ottenendo che Prigozhin non sarà perseguito, non è chiaro. Secondo la Cnn, che ha provato a contattare il suo addetto stampa, questo ha risposto che darà notizie quando sarà possibile. Intanto il presidente lituano si è detto preoccupato della possibile permanenza del capo di Wagner nello Stato confinante.
Processo penale ancora in corso
Il procedimento penale contro Yevgeny Prigozhin su chiamate e organizzazione di una ribellione armata non è stato concluso, ha detto una fonte dell'ufficio del procuratore generale della Federazione russa all'agenzia di stampa RIA Novosti. "Il procedimento penale contro Prigozhin non è stato chiuso", ha detto la fonte, senza specificare altri dettagli.
Comunicazione stretta tra Russia e Cina
Russia e Cina mantengono "una comunicazione stretta e solida a tutti i livelli". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, a commento della posizione di Pechino rispetto all'ammutinamento, poi rientrato, dei mercenari della Wagner.
L'incidente "è un affare interno della Russia", ha dichiarato la portavoce ribadendo la posizione della Cina già espressa ieri. "In qualità di vicino amichevole e partner strategico globale nella nuova era, la Cina sostiene e crede che la Russia possa mantenere la stabilita' nazionale e raggiungere lo sviluppo e la prosperità", ha proseguito la portavoce, sottolineando che "Cina e Russia mantengono una comunicazione stretta e solida a tutti i livelli".