AGI - Niente fenicotteri rosa, quest’anno, nella laguna di Fuente de Piedra, a nord della provincia di Malaga, in Andalusia. Puntuali come orologi, i fenicotteri hanno fatto solo una breve sosta per riposarsi e se ne subito riandati, senza fermarsi, come sempre accade. Motivo? La laguna d’acqua salata più grande dell’Andalusia, una delle più grandi della Spagna con i suoi 6 km di lunghezza, è a secco. Completamente asciutta.
La mancanza di pioggia a partire dallo scorso ottobre l’ha prosciugata. Di gocce ne sono cadute solo per una quantità di 220 litri per metro quadrato, cioè la metà di quanto avviene in media abitualmente.
In qualsiasi altro anno, a marzo, gli uccelli avrebbero trovato almeno venti centimetri d'acqua, che per loro è sufficiente, e avrebbero quindi potuto costruire i loro nidi su un'isola naturale che si trova proprio al centro, ma poiché d’acqua quest'anno non ce n'era nemmeno un dito, sono solo transitati.
Appena un anno fa, nello stesso periodo, qui c’erano 20 mila coppie di fenicotteri, la più grande colonia della penisola iberica, scrive il Paìs. Oltre ad altre duecento specie di uccelli. Una continua sinfonia di pigolii e suoni. Oggi, invece, c’è solo un silenzio spettrale.
La laguna normalmente evapora ogni estate, ma la stagione delle piogge serve a rifornirla d’acqua. Nel 2023 non è stato così. Troppo asciutta, pochissime precipitazioni. Nel corso del XXI secolo è la prima volta che capita, assicurano gli esperti, mentre in quello precedente una situazione più o meno simile si era verificata una prima volta nel 1995 e poi nel 1997.
La laguna, spiega il quotidiano spagnolo, “è la principale attrazione turistica di Fuente de Piedra”, tranquilla cittadina vicino all'autostrada A-92 con quasi 3.000 abitanti, ma ora al di là della drammatica situazione ambientale, “l'assenza dell'unica colonia di uccelli è anche un duro colpo all'economia”, perché le visite dei turisti sono diminuite sensibilmente.
“La siccità sta scatenando il caos”, afferma il locale Assessore al turismo, che non esclude una qualche misura, eccezionale ma “anche dolorosa”, nei prossimi mesi. La segreta speranza era che almeno nel mese di aprile piovesse, visto che solo un anno fa nello stesso periodo sono caduti 300 litri d’acqua salvando così almeno l’estate.