AGI - Uno degli scafisti arrestati per il naufragio in acque internazionali al largo di Pylos, in Grecia, ha confessato di essere coinvolto nel traffico di migranti. Lo riporta il quotidiano greco Kathimerini, secondo cui l'uomo ha confessato di aver ricevuto denaro per eseguire lavori sulla nave 'Adriana' durante il viaggio dalla Libia. Ha affermato, tuttavia, di non essere un "membro chiave" della rete del traffico di migranti.
I restanti otto scafisti negano l'accusa di far parte di una rete criminale e di aver provocato il naufragio. Gli imputati, di nazionalità egiziana (di eta' compresa tra i 20 e i 40 anni), sarebbero stati membri dell'equipaggio della nave e avrebbero avuto ruoli distinti nel traffico di migranti.
"Era un'operazione di traffico organizzato, preparata da 40, forse 50 giorni", ha detto a Kathimerini un funzionario della Guardia Costiera greca.