AGI - Dopo aver fatto della "frugalità" economica la sua missione, il prossimo primo ministro della Finlandia, Petteri Orpo, considerato un negoziatore e un uomo del compromesso, formerà il governo con una coalizione di 4 partiti che comprende anche la destra estrema dei Veri Finlandesi.
Grandi occhiali e capelli corti, il nuovo leader cinquantatreenne ha un approccio pragmatico e il suo stile convenzionale e "un po' anonimo" secondo i commentatori si adatta bene a un Paese dove i personaggi politici esuberanti, come lo era la sua predecessora Sanna Marin, sono guardati con sospetto.
La sua campagna elettorale si è svolta interamente nel segno dell'austerità economica, con l'indicazione prioritaria di "smettere di aumentare il debito". La Finlandia fa storicamente parte dei Paesi "frugali", quelli che nell'Ue si preoccupano soprattutto del rigore dei bilanci pubblici, ma con l'arrivo di Orpo i rapporti con i partner dell'Eurozona potrebbero complicarsi quando verrà chiesta generosità con i Paesi più indebitati. In realtà, il debito pubblico finlandese, che Orpo non vuole aumentare, è già fra i più bassi d'Europa (73% del Pil).
Had a great meeting with @SecBlinken in Helsinki. We're taking action to strengthen Nato-Finland partnership, providing firm support to Ukraine, and actively working for Swedish Nato accession. US-Finland relations are thriving, and exciting trade opportunities lie ahead. pic.twitter.com/UA4puNPmS0
— Petteri Orpo (@PetteriOrpo) June 2, 2023
Le nuove alleanze
Per ottenere la maggioranza in Parlamento, l'Eduskunta, Orpo ha scelto di collaborare con il partito di estrema destra, il secondo più votato alle elezioni di aprile: una scelta che ha stupito per certi versi visto che aveva in più occasioni lasciato intendere che non si sarebbe alleato con un partito di cui non condivide le opinioni su migranti e diritti umani.
Ma subito dopo le elezioni aveva detto che "non esiste nessun partito di estrema destra in Finlandia", un segno di apertura verso quanto è poi in effetti accaduto due mesi dopo.
L'opinione pubblica lo considera "un uomo politico tradizionale", "un po' anonimo" e "privo di carisma", ma pacato e in grado di sostenere con grande aplomb gli attacchi degli avversari politici (anche se ogni tanto gli si contestano gaffe).
Arrivato alla testa del partito di centro-destra Coalizione Nazionale nel 2016, quando subentro' all'ex premier Alex Stubb, un personaggio molto più internazionale e brillante, Orpo era stato in precedenza ministro delle Finanze, dell'Interno e dell'Agricoltura.