AGI - Multa da Guinness dei Primati per un uomo d'affari che ha dovuto pagare la bellezza di 121.000 euro per eccesso di velocità. Guidava a 30 km/ora oltre il limite: ma in Finlandia, suo paese d'origine, le multe sono calcolate in percentuale del reddito del trasgressore.
Secondo quanto riportato da the Guardian, Anders Wiklöf, 76 anni, - presidente e fondatore di una holding da 350 milioni di euro l'anno - si è già scusato in un'intervista ad un giornale locale: "Sono davvero dispiaciuto per l'accaduto". E ha raccontato la sua versione dei fatti: "Avevo appena iniziato a rallentare, ma credo che non sia successo abbastanza in fretta". A suo giudizio, il limite di velocità è passato "improvvisamente" da 70 a 50 km/h quando gli è stato segnalato il passaggio a 82 km/h.
È prassi nella regione nordica che le multe per le infrazioni al codice della strada in Finlandia si basino sulla gravità dell'infrazione e sul reddito del trasgressore, che la polizia può controllare istantaneamente collegandosi tramite i propri smartphone a un database centrale dei contribuenti.
Secondo il sistema finlandese, la multa viene calcolata in base al reddito giornaliero disponibile del trasgressore, generalmente considerato pari alla metà del suo reddito netto giornaliero. Più un automobilista supera il limite, maggiore è il numero di multe giornaliere che riceve.
Il fatto che Wiklöf fosse stato multato due volte in precedenza per eccesso di velocità è stato un fattore aggravante. Inoltre, gli è stata sospesa la patente di guida per 10 giorni.
L'uomo d'affari venne multato per 63.680 euro nel 2018, cinque anni dopo essere stato colpito da una multa di 95.000 euro per la stessa infrazione.
E ora ha dichiarato di sperare che la multa - equivalente alla metà del suo reddito disponibile per 14 giorni - venga spesa in modo utile. "Ho sentito che il governo vuole risparmiare 1,5 miliardi di euro sull'assistenza sanitaria in Finlandia, quindi spero che il mio denaro possa colmare una lacuna", ha detto.
La Finlandia impone sanzioni a scalare per una serie di reati, tra cui il taccheggio e la violazione delle leggi sulle transazioni finanziarie e sui titoli, secondo il principio che, essendo la tassazione progressiva, anche le multe dovrebbero esserlo: più si guadagna, più si paga.
Nel 2002, Anssi Vanjoki, un alto dirigente della Nokia, venne multato per 116.000 euro dopo essere stato sorpreso a 75 km/h con la sua Harley-Davidson in una zona a 50 km/h.
Si ritiene che la Svizzera, che applica un sistema simile basato sul reddito, abbia imposto la multa più alta in assoluto: 3.600 franchi svizzeri al giorno per 300 giorni, pari a circa 1,1 milioni di euro, per un automobilista svedese sorpreso a guidare a 290 km/h tra Berna e Losanna.