AGI - Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, dopo le voci, alimentate dalla dissidenza bielorussa, sul suo stato di salute, è riapparso oggi con un messaggio, pubblicato dal suo servizio stampa e diffuso dalla Tass, in cui fa gli auguri al leader dell'Azerbaigian Ilham Aliyev e a tutti gli azeri in occasione della festa nazionale del Paese. Non solo, il leader di Minsk ha anche affermato che, se "qualcuno è preoccupato", dovrebbe stringere un'alleanza con Russia e Bielorussia e "ci saranno armi nucleari per tutti".
"La Bielorussia e la Russia devono stringere un'alleanza, e basta", ha detto Lukashenko. "Dobbiamo capire strategicamente che abbiamo un'opportunità unica per unirci", ha concluso. Le voci sulla sua malattia erano già state smentite ieri quando il gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun aveva fatto sapere di aver visto il presidente a Minsk mentre si dirigeva verso la sua residenza.
"Le dichiarazioni "nucleari" di Lukashenko (il sovrano nominale della Bielorussia e un propagandista VIP della guerra) indicano direttamente che la Federazione Russa sta deliberatamente "uccidendo" il concetto di deterrenza nucleare globale e "seppellendo" il Trattato globale chiave sulla non proliferazione delle armi nucleari", ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, il principale consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Questo mina fondamentalmente i principi della sicurezza globale... Ci può essere solo una soluzione: una posizione dura nei confronti degli Stati nucleari; le pertinenti risoluzioni ONU/AIEA; ampie sanzioni contro Rosatom; sanzioni finanziarie sistemiche contro la Bielorussia e, in ultima analisi, contro la Russia..."