AGI - I resti di un principe etiope, Alemayehu, sepolti nel Castello di Windsor nel XIX secolo non potranno essere restituiti al discendente che ne ha fatto richiesta per riportarlo nel Paese di origine. Lo riferisce l'emittente Bbc riportando il comunicato diramato dai funzionari di Buckingham Palace. "Il Decano e i Canonici di Windsor sono molto sensibili alla necessità di onorare la memoria del Principe Alemayehu", si legge ne dei funzionari del palazzo reale, in riferimento al corpo ecclesiastico della Cappella di San Giorgio.
"Tuttavia, sono stati informati che è molto improbabile che sia possibile riesumare i resti senza disturbare il luogo di riposo di un numero considerevole di altri nelle vicinanze", ha detto il portavoce di Buckingham Palace. "Consapevole della responsabilità di preservare la dignità dei defunti, non è quindi possibile, con rammarico, accogliere la richiesta, ma negli ultimi anni abbiamo accolto le richieste delle delegazioni etiopi di visitare St Georges e continueremo a farlo", conclude la nota ufficiale.
Chi era il principe Alemayehu
Il principe Alemayehu nacque nel 1861 da Tewodros II, imperatore d'Abissinia, attuale Etiopia, e arrivò nel Regno Unito come orfano all'età di sette anni dopo essere stato catturato dai soldati britannici in seguito alla battaglia di Maqdala. Il padre di Alemayehu è morto suicida per sfuggire alla prigione dopo la battaglia, e sua madre è morta durante il viaggio in Gran Bretagna.
La regina Vittoria si interessò al giovane principe e organizzò la sua educazione. Alemayehu visse in Gran Bretagna per il resto della sua giovane vita, poiché morì di pleurite all'età di 18 anni. Fu sepolto nella Cappella di San Giorgio nel parco del Castello di Windsor, residenza reale di 900 anni.
I discendenti di Alemayehu chiedono che i suoi resti vengano riportati nel suo Paese d'origine. Uno di loro, Fasil Minas, ha dichiarato a Bbc News che Alemayehu non avrebbe dovuto essere sepolto nel Regno Unito perché non è il Paese in cui è nato.
In realtà non è la prima volta che il palazzo dei reali britannici respinge una richiesta di restituzione delle spoglie del principe. Come riportato da The Guardian nel 2018, la defunta regina Elisabetta II rifiutò la richiesta del presidente etiope, Girma Wolde Giorgis, nel 2006.
Secondo l'ambasciata etiope, Lord Chamberlain rispose in una lettera a nome della regina, scrivendo che mentre il monarca era "favorevole al rimpatrio", non sarebbe stato possibile identificare i resti del principe, ha precisato il Guardian.