AGI - Colpo di scena istituzionale in Ecuador dove il presidente conservatore Guillermo Lasso ha sciolto a sorpresa il Parlamento controllato dall'opposizione per evitare il voto finale del processo di impeachment in corso a suo carico, con l'accusa di appropriazione indebita.
Lo riferisce la Bbc precisando che il capo di Stato ha invocato la clausola costituzionale nota come "muerte cruzada" (morte reciproca) con la quale si può sciogliere l'Assemblea nazionale e ordinare lo svolgimento di elezioni anticipate.
Sei mesi di governo per decreto?
Ora Lasso avrà fino a sei mesi per governare per decreto - senza il contributo dei legislatori - prima che si tengano nuove elezioni generali. Tale meccanismo è stato introdotto nel 2008, ma non è mai stato utilizzato prima in Ecuador. La "muerte cruzada" è vista come una misura estrema e dovrebbe scatenare le proteste dei gruppi di opposizione.
Tuttavia il presidente ecuadoregno ha argomentato che era necessario "a causa di una grave crisi politica e di disordini interni", accusando l'Assemblea nazionale controllata dall'opposizione di ostacolare la riforma. Ha anche sottolineato che è impossibile "risolvere i problemi delle famiglie ecuadoriane quando c'è un'Assemblea Nazionale la cui missione politica è destabilizzare la democrazia".
Esercito e polizia sono con Lasso
L'esercito e la polizia dell'Ecuador hanno appoggiato la decisione del presidente, descrivendo la mossa come costituzionale, e delle forze dell'ordine sono state subito dispiegate attorno al Parlamento. Anche il capo delle forze armate, Nelson Proano, ha inviato un messaggio a chi pianifica proteste violente, avvertendo che "il Paese non accetterà alcun tentativo di alterare l'ordine costituzionale attraverso la violenza".
L'opposizione cristiano-sociale ha messo in dubbio la costituzionalità dello scioglimento dell'Assemblea nazionale. Il suo leader ha detto che chiederà alla corte costituzionale dell'Ecuador di sospendere il decreto di Lasso. L'influente confederazione dei gruppi indigeni dell'Ecuador, Conaie, ha definito la mossa "dittatoriale" e ha convocato una riunione per mercoledì della prossima settimana, con proteste di massa che includono il blocco delle principali autostrade, che in realtà hanno già paralizzato alcune aree del Paese.
Le accuse contro il presidente
L'annuncio di Lasso è arrivato poche dopo l'inizio del suo processo di impeachment, apertosi lunedì, in cui era accusato di essere stato a conoscenza di un presunto schema di appropriazione indebita che coinvolgeva una compagnia di trasporto petrolifera statale. Martedì con un'appassionata difesa, ha bollato le accuse a suo carico come motivate politicamente e senza prove.
Il presidente Lasso ha anche affermato che la presunta appropriazione indebita era avvenuta prima che entrasse in carica. Il processo doveva continuare e un voto finale di impeachment era previsto entro pochi giorni. Sarebbe stata necessaria una maggioranza di due terzi - 92 legislatori su un totale di 137 - per spodestare il presidente.
Gli analisti hanno affermato che il fatto che 88 legislatori avessero precedentemente votato a favore dell'avvio del processo di impeachment significava che il presidente correva un rischio considerevole di essere estromesso. Quindi, invece di aspettare il voto finale che sembrava destinato a sfavorirlo, il presidente Lasso ha scelto quella che alcuni hanno chiamato "l'opzione nucleare" dello scioglimento del Parlamento.
Parlando dopo aver emanato il decreto, ha insistito sul fatto che la mossa darebbe potere agli ecuadoriani anticipando le elezioni: "è una decisione democratica non solo perchè è costituzionale ma perchè restituisce al popolo ecuadoriano la possibilità di decidere", ha concluso il capo dello stato.
L'opposizione di sinistra, favorevole all'ex presidente Rafael Correa - in carica dal 2007 al 2017 - accusa Lasso di presunta appropriazione indebita nella gestione della società pubblica Flopec (Flota Petrolera Ecuatoriana) attraverso contratti firmati tra il 2018 e il 2020 con il gruppo internazionale Amazonas Tanker, coinvolgendo interessi russi. Questi accordi sarebbero stati lesivi degli interessi dello Stato, comportando in particolare perdite per oltre sei milioni di dollari per la compagnia ecuadoriana. I deputati avevano già tentato nel giugno 2022 di mettere sotto accusa Lasso, ma l'opposizione, divisa, non era allora riuscita a raccogliere voti sufficienti.