AGI - Un terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito l'Oceano Pacifico a circa 300 chilometri a sud-est della Nuova Caledonia, dove la costa è stata evacuata a titolo precauzionale a causa di un allarme tsunami, poi revocato, secondo quanto riferito dalla sicurezza civile. Il terremoto è stato rilevato intorno alle 14:00 ora locale (le 5 italiane) a una profondità di 37 chilometri e a 333,8 chilometri dalla costa della Nuova Caledonia, secondo l'Istituto geofisico statunitense (USGS).
La potenza della scossa ha immediatamente sollevato la preoccupazione di un maremoto sulla costa della Nuova Caledonia, ma anche in alcune aree costiere di Vanuatu. "Le prime onde sono arrivate a Marè e all'Isola dei Pini, ma non hanno superato i 50 centimetri. C'è ragione di credere che non andranno oltre", ha dichiarato il colonnello Frèdèric Marchi-Leccia, direttore della sicurezza civile della Nuova Caledonia.
Il Centro di allerta tsunami del Pacifico (PTWC), con sede a Honolulu, ha inizialmente dichiarato che un'onda anomala era "possibile" entro 1.000 chilometri dall'epicentro, ma ha revocato l'allerta un'ora dopo. In alcune zone costiere di Vanuatu "possibili onde di tsunami da uno a tre metri sopra la marea", aveva avvertito il centro. In Nuova Caledonia, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco hanno ordinato l'evacuazione dell'intera costa, soprattutto delle spiagge, nel primo pomeriggio. Le sirene anti-tsunami sono state attivate e la popolazione è stata invitata ad allontanarsi dalla costa, ha avvertito il colonnello Marchi-Leccia alla radio. Prima che l'allerta tsunami venisse revocata, il direttore della Sicurezza Civile aveva esortato la popolazione a "stare lontana dal mare e a raggiungere le zone più alte", per poi rallegrarsi del fatto che la popolazione avesse rispettato "le istruzioni". (