AGI - Il bilancio delle vittime degli scontri tra pastori e agricoltori nello Stato del Plateau, nella Nigeria centrale, è salito da 30 a 85, ha dichiarato giovedì un funzionario locale. In seguito agli attacchi di lunedì nel distretto di Mangu, "sono stati recuperati 85 corpi", ha detto il presidente del consiglio di governo locale Daput Minister Daniel. Alcune persone sono state ferite, ma non ha fornito il numero, mentre "diverse case sono state distrutte e molte persone sono ora sfollate".
L'Agenzia statale per la gestione delle emergenze (SEMA) ha anche detto che "migliaia di persone si sono spostate sulla strada" in seguito agli attacchi. La regione si trova sulla linea di demarcazione tra il nord della Nigeria, prevalentemente musulmano, e il sud, prevalentemente cristiano, e da anni lotta contro la violenza etnica e religiosa.
"Le case stanno ancora bruciando"
Non è chiaro cosa abbia scatenato l'ultima violenza, ma le uccisioni tra pastori e agricoltori spesso si trasformano in incursioni nei villaggi da parte di bande pesantemente armate. Juni Bala, direttore del servizio di ricerca e soccorso della SEMA, ha detto che la sua squadra ha visitato l'area. "Abbiamo visto case che stavano ancora bruciando", ha detto Bala.
Oggi LA polizia ha annunciato di aver arrestato cinque persone in relazione alle violenze. "È stata dispiegata una pesante presenza di sicurezza", ha dichiarato il portavoce della polizia Alfred Alabo in un comunicato. "Finora P stata ripristinata la calma nell'area generale del governo locale di Mangu, ma il monitoraggio continua".