AGI - È partita oggi la missione del rappresentante speciale cinese Li Hui in Ucraina e altri quattro Paesi, tra cui la Russia, per cercare una soluzione al conflitto tra Mosca e Kiev. La missione eèstata annunciata dal portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin. Le visite in Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia serviranno a "comunicare con tutte le parti in merito alla soluzione politica della crisi ucraina", aveva detto il portavoce, aggiungendo che dallo scoppio della crisi, "la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente i colloqui di pace".
Li Hui sarà il funzionario cinese più alto in grado a visitare l'Ucraina dall'inizio dell'aggressione russa, e la visita "dimostra che la Cina è fermamente dalla parte della pace" e Pechino, ha aggiunto Wang Wenbin, "è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella costruzione di un maggiore consenso internazionale sul cessate il fuoco e l'apertura di colloqui di pace e per evitare l'escalation della situazione".
Il primo colloquio tra Xi e Zelensky
Li Hui, fino al 2019 ambasciatore in Russia, è il rappresentante speciale per gli Affari Euro-asiatici del governo cinese, ed è stato nominato il mese scorso dal presidente Xi Jinping, dopo il primo colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dall'inizio della guerra. Un colloquio "lungo e significativo", lo ha descritto Zelensky, nel quale Xi ha sottolineato che la Cina intende promuovere la pace. La missione dell'inviato cinese sarà vista con attenzione in Occidente, per i legami tra Pechino e Mosca, e per la posizione cinese rispetto alla guerra.
La Cina non ha mai condannato la Russia per l'invasione dell'Ucraina e si presenta come neutrale rispetto al conflitto, una posizione criticata settimana scorsa dalla ministro degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock (all'indomani dell'incontro con l'omologo cinese, Qin Gang, in visita a Berlino) che ha chiesto alla Cina di "nominare chiaramente l'aggressore".
Un piano in 12 punti
Pechino ha avanzato, a febbraio scorso, un piano in dodici punti per la soluzione politica del conflitto, dove sono ribaditi alcuni dei punti chiave della Cina per arrivare a una soluzione del conflitto, e che finora è stato accolto freddamente in Occidente.
L'inizio del viaggio dell'inviato cinese giunge nel pieno della missione in diversi Paesi europei del presidente ucraino, cominciata sabato scorso dall'Italia: a Roma, Zelensky aveva sottolineato che Xi gli aveva assicurato che la Cina non avrebbe venduto armi alla Russia.