AGI - Il 'segreto' è Dubai: da li' passano tutti i beni di lusso destinati al mercato russo, quello dei ricchi cui le sanzioni non cambiano lo stile di vita. Il New York Times rivela come i prodotti dei grandi marchi, dalle case automobilistiche ai beni di lusso alle griffe della moda continuino ad arrivare in Russia, sanzioni o no.
"In Russia, hanno sanzioni. Qui, non c'è. Qui c'è business", spiega un commerciante di Dubai. "Piu' di un anno dopo l'invasione del presidente Vladimir Putin, le sanzioni occidentali hanno danneggiato l'economia russa ma non l'hanno paralizzata", scrive il quotidiano Usa.
"La rete del commercio globale si è adattata, consentendo al leader russo di mantenere in gran parte una promessa chiave: che la guerra non avrebbe drasticamente sconvolto lo stile di vita del consumo per le elite russe". La Russia continua a importare beni occidentali grazie a una rete globale di intermediari.
"A Mosca, gli ultimi iPhone sono disponibili per la consegna in giornata a meno del prezzo al dettaglio in Europa. I grandi magazzini hanno ancora Gucci, Prada e Burberry. I siti di vendita di auto elencano nuove Land Rover, Audi e BMW".
Dopo che molte aziende occidentali si sono ritirate dalla Russia, il governo di Putin ha incoraggiato le importazioni non autorizzate delle loro merci da altri paesi. Il ministero del commercio russo ha pubblicato un elenco di dozzine di aziende i cui prodotti potrebbero essere importati senza il consenso dei loro produttori, tra cui Apple, Audi, Volvo e Yamaha. Un rapporto russo citato dal New York Times ha stimato che tali "importazioni parallele" di laptop, tablet e smartphone "ammontavano a 1,5 miliardi di dollari l'anno scorso. Allo stesso tempo, le auto e l'elettronica cinesi hanno invaso il mercato russo".