AGI - "Attacchi armati in Ucraina. La situazione di sicurezza resta critica. Rischio interruzioni di energia. Lasciare immediatamente il Paese. Tutti i viaggi sono assolutamente sconsigliati". L'ambasciata italiana a Kiev, attraverso i propri social, ha invitato nuovamente i connazionali, ancora presenti, ad abbandonare il Paese sconsigliando i viaggi verso le città ucraine. Nello stesso post ha pubblicato anche i numeri di telefono a cui rivolgersi: Ambasciata +38 0503102111, Unità di Crisi Farnesina +39 0636225.
Nelle ultime ore sono molte le notizie che provengono dall'Ucraina, dalle sanzioni ai bombardamenti, dagli annunci del governo centrale alle decisioni intraprese dalle nazioni confinanti, come la Polonia. A far sentire la sua voce è stata Bruxelles, attraverso le parole di Roberta Metsola, presidente del parlamento europeo, un'intervista rilasciata al portale Ebu (European Broadcasting Union, l'Unione europea di radiodiffusione). "Siamo attualmente nella fase verso l'adozione dell'undicesimo pacchetto di sanzioni" contro la Russia.
Nei pacchetti precedenti, aggiunge, "c'erano ancora troppe scappatoie, a mio avviso, e ancora troppi Paesi terzi che da un lato sono nel percorso verso l'Europa, ma dall'altro non attuano le sanzioni per loro vantaggio o, meglio, per vantaggio della Russia. Sia ben chiaro che il Parlamento è irremovibile su questo punto".
"Dobbiamo andare oltre, dobbiamo capire quali sono i nostri prossimi passi legali da compiere. Abbiamo suggerito una serie di altre persone da inserire nella lista" di quanti sono sottoposti a misure restrittive e "ci sono altre aree che potrebbero essere esaminate, cercando al contempo di colmare le lacune che ancora ci sono", ha concluso.
I camionisti polacchi bloccano il valico alla frontiera
Decine di autotrasportatori polacchi hanno bloccato il principale valico doganale tra Polonia e Ucraina per impedire l'ingresso di camionisti ucraini, accusati di concorrenza sleale. Le proteste dei camionisti polacchi, che si sono intensificate nell'ultimo mese, hanno provocato l'accumulo di oltre 5.000 camion sul versante ucraino, con attese fino a 10 giorni per attraversare il confine, visto che ogni ora possono transitare solo cinque veicoli.
Le compagnie di trasporto polacche e gli operatori indipendenti chiedono il ripristino dei permessi obbligatori per i vettori ucraini, un requisito che è stato ritirato la scorsa estate in base a un accordo con l'Unione Europea. Secondo i rappresentanti polacchi delle proteste, questi permessi vengono richiesti loro quando circolano sul territorio ucraino e se non li presentano ricevono multe salate e subiscono vessazioni continue.
Il governo ucraino ha annunciato che le ispezioni dei veicoli a cui sono soggetti i camion polacchi e che a loro volta hanno causato ritardi nel loro ingresso in Ucraina sarebbero state eliminate con effetto immediato. Questa misura è stata accolta con malcontento da parte polacca, ritenendo che sia insufficiente e non risolva il problema principale, ovvero la necessità di avere un permesso di circolazione per operare in Ucraina.
Quando il governo polacco ha nuovamente autorizzato il transito delle importazioni agroalimentari ucraine attraverso la Polonia, dopo un breve divieto di alcune settimane fa, il numero di camion provenienti da quel paese che entrano nei confini polacchi è aumentato notevolmente. A causa di ciò, un'altra richiesta dei camionisti polacchi è l'imposizione di un massimo di viaggi annuali a ciascun autista ucraino, per evitare che, a causa del loro stipendio più basso e della mancanza di regolamentazione del lavoro, dominino il mercato dei trasporti nell'area.
I danni dei bombardamenti
A causa dei bombardamenti ci sono interruzioni di corrente in sei regioni ucraine. Lo rende noto l'agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Il ministero dell'Energia aggiunge: "Fortunatamente, i massicci bombardamenti notturni della capitale, delle regioni di Kiev e Odessa non hanno danneggiato le infrastrutture energetiche. Allo stesso tempo, gli utenti nelle regioni di Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia, Donetsk, Sumy e Chernihiv rimangono senza elettricità a causa dei bombardamenti".
I tecnici dell'energia stanno lavorando per ripristinare l'alimentazione laddove la situazione di sicurezza lo consenta. In totale, l'alimentazione elettrica è stata ripristinata a oltre 24.500 consumatori nel corso della giornata. La Russia ha lanciato 16 attacchi missilistici nelle ultime 24 ore, in particolare sulle città di Kharkiv, Kherson, Mykolaiv e nelle regioni di Odessa.