AGI - "Pelè", il soprannome del leggendario ex calciatore, entra a far parte del dizionario Michaelis, uno dei più' diffusi della lingua portoghese in terra brasiliana. La versione corta del nome di Edson Arantes do Nascimento, morto a dicembre all'età di 82 anni, era già usata colloquialmente come sinonimo di straordinario ma d'ora in poi potrà essere usato ufficialmente dagli oltre 265 milioni di parlanti della lingua portoghese.
"L'espressione era già usata per indicare 'il migliore nel suo campo' ma trova ora la sua eternità nelle pagine del dizionario", ha celebrato la Fondazione Pelè in un messaggio su Instagram.
La definizione della parola "Pelè", inserita nel Michaelis come aggettivo, è sinonimo di "eccezionale, incomparabile, unico". Nella versione online del vocabolario si legge che 'Pelè' è "qualcosa o qualcuno che è fuori dall'ordinario, qualcosa o qualcuno che per qualità, valore o superiorità non può essere equiparato a niente o nessuno.
Esattamente come Pelè, soprannome di Edson Arantes do Nascimento (1940-2022), oggi considerato il più grande sportivo di tutti i tempi". Michaelis fornisce anche alcuni esempi del suo utilizzo: "è il Pelè del basket; è il Pelè del cinema drammatico brasiliano; è il Pelè della medicina".
Per il momento, la parola è disponibile solo nella versione digitale del tesauro anche se l'azienda intende includerla nelle future edizioni cartacee. La parola passa ora all'Accademia delle Lettere brasiliana che protegge la lingua portoghese nel Paese sudamericano, patria di 215 milioni di lusofoni, che dovrà decidere se introdurre o meno questa nuova parola nella sua versione digitale.
L'inclusione di quello che molti considerano il più grande calciatore della storia nel dizionario è il risultato di una campagna congiunta lanciata il 14 aprile dalla Fondazione Pelè, dal canale sportivo SporTV di Globo e dal Santos di San Paolo, il club in cui ha giocato per la maggior parte della sua carriera.
L'iniziativa "Pelè nel dizionario", secondo i suoi organizzatori, ha raccolto più di 125 mila firme in appena un mese e mezzo convincendo i curatori del Michaelis a procedere con l'approvazione della nuova voce.