AGI - Moria di massa di ricci di mare dagli Stati Uniti ai Caraibi. Il killer sarebbe un microscopico parassita unicellulare che ha iniziato a diffondersi all'inizio dello scorso anno. I ricci di mare dalla spina lunga (Diadema antillarum) colpiti dal parassita perdono le spine e soccombono alla malattia. Lo ha scoperto un team di ricerca internazionale dell'Università of South Florida (USF) di Tampa.
Per determinare la causa della moria, i ricercatori hanno utilizzato una serie di tecniche di biologia molecolare e approcci di patologia veterinaria per esaminare i ricci raccolti in 23 diversi siti nei Caraibi, tra cui Aruba, Isole Vergini americane e Porto Rico, osservando gli organismi attaccati ai ricci di mare, noti come i "tosaerba" per la loro capacità di consumare alghe che causano il decadimento.
Lo studio
Le analisi hanno portato all’identificazione di un microrganismo ciliato, il philaster apodigitiformi, organismo unicellulare già coinvolto in altri eventi di moria marina per specie come gli squali leopardo. Mettendo l'organismo in vasche con ricci sani e cresciuti in laboratorio, i ricercatori hanno constatato che circa il 60% del campione moriva con gli stessi sintomi esibiti nell'ambiente marino.
Il precedente
Un fenomeno simile si era verificato all’inizio degli anni '80, spazzando via il 98% della popolazione di ricci di mare. Il colpevole di quell’evento rimane ancora un mistero. Ma gli scienziati hanno identificato somiglianze tra i due eventi e affermano che il risultato è lo stesso: barriere coralline intasate di alghe e affamate di sostanze nutritive. Sebbene non esista un metodo noto per eliminare il philaster o proteggerne i ricci di mare, gli scienziati confidano in ulteriori ricerche che potrebbero fornire una svolta.