AGI - A pochi giorni dall’incoronazione re Carlo III, torna alla ribalta il tema del pregiudizio razziale all’interno della famiglia reale. Si è infatti saputo che Meghan, la duchessa di Sussex, scrisse una lettera al suocero, l’allora principe di Galles, per evidenziare il problema del pregiudizio inconsapevole ma serpeggiante all’interno della famiglia reale. Una lettera scritta all’indomani dell’intervista dei Sussex con Oprah Winfrey, nel marzo 2021, in cui Meghan aveva raccontato che un membro della famiglia reale si era interrogato sul colore della pelle del suo primogenito che stava nascendo.
Una fonte ha raccontato al Telegraph che Meghan rimase insoddisfatta della risposta del suocero alle sue preoccupazioni e che questo potrebbe essere stato un fattore che l’ha indotta a scegliere di non essere presente all’incoronazione del 6 maggio. Da quel che si intuisce fu il padre di Harry a prendere per primo l’iniziativa e così facendo, a quanto pare, Carlo è rimasto l’unico membro della famiglia reale (nel cerchio più ristretto quantomeno) ad avere avuto contatti con lei dopo l’intervista.
La lettera di Carlo III
Carlo le manifestò la sua tristezza per la faida che stava dilaniando i rapporti familiari e comunque fu deluso dal fatto che il duca e la duchessa sentissero la necessità di fare accuse di così alto profilo e così dannose. Nello scambio di lettere pare che si identificasse il membro della famiglia reale che si era espresso in tal modo sul bimbo che doveva nascere; e comunque tanto il re che Meghan riconobbero che si trattava di osservazioni senza malizia. Meghan ringraziò il suocero e aggiunse che non aveva mai voluto accusare di razzismo il responsabile ma che voleva sollevare il tema del pregiudizio inconsapevole.
Il principe Harry parteciperà all’incoronazione del 6 maggio ma sarà da solo perché Meghan ha deciso di rimanere a casa in California: il loro figlio primogenito Archie compie quattro anni e lei vuole dare un segnale di attenzione primaria alla sua famiglia piuttosto che ai doveri della corona.
Resta da capire perché questa soffiata arrivi proprio ora, a due settimane dalla cerimonia. Il vittimismo della coppia comincia a stancare anche perché in una società multirazziale come quella britannica, in molte coppie miste, quando c’è una nuova nascita in arrivo viene considerato naturale chiedersi se il nascituro assomiglierà al padre o alla madre. C’è chi si chiede se la coppia stia cercando un modo per distrarre i media dall’incoronazione, in una ennesima dimostrazione di narcisismo.
Il vittimismo dei Sussex
I Sussex hanno atteso a lungo prima di confermare la presenza del principe e prima sono stati in trattative per settimane con il palazzo per definire il loro ruolo nella cerimonia (dove sedere, in quale punto della navata e soprattutto se sarebbe stato loro concesso di apparire sul balcone di Buckingham Palace al termine della cerimonia). Meghan rimarrà in California, probabilmente anche perché nel primo invito non venivano citati i loro due figli, Archie e Lilibet, peraltro molto piccoli (hanno rispettivamente quattro e due anni) per affrontare una cerimonia di quella portata.
I due bambini non sono neppure nella foto che è stata diffusa venerdì scorso per celebrare quello che sarebbe stato il 97º compleanno di Elisabetta II se fosse stata ancora viva. È un ritratto Molto simile a quello di una famiglia normale: l’anziana matriarca seduta sul divano, la gonna in tartan, gli occhiali tra le mani: ed è circondata da dieci ragazzini, i suoi bisnipoti quasi al completo. La foto di una famiglia affiatata, un’immagine allegra scattata dalla principessa del Galles ad agosto nel castello di Balmoral. Ma non ci sono i due piccoli Sussex, rimasti in California a migliaia di chilometri di distanza senza potersi godere del tempo prezioso insieme alla bisnonna.
Harry e Meghan erano tornati a giugno per il Giubileo di Platino della regina: è’ stata l’unica volta che Lilibet ha incontrato la bisnonna della quale porta il nonna. Pare che Elisabetta II avesse vietato ai Sussex di presentarsi con il loro fotografo personale, nel timore di ritrovarsi in qualche foto su un giornale americano. Insomma ruggini e tensioni che non accennano a sparire.
Secondo il Sun Harry ha voluto a tutti costi essere presente per mostrare sostegno al padre in un momento così importante per lui; ma ha tentato più volte di contattarlo per organizzare la sua presenza e invece è riuscito a parlargli in una sola occasione perché il re era molto occupato.