AGI - Quando l'estate scorsa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si era messo in isolamento per via del Covid, tra i libri che aveva a portata di mano ce n'era uno di più di trecento pagine, dal titolo: "Jfk in Ireland". Il precedente di un presidente cattolico di origine irlandese che visitò l'Irlanda, John Fitzgerald Kennedy appunto, ispira il suo viaggio di questi giorni, dal valore simbolico oltre che politico.
Biden è giunto nella serata di ieri a Belfast per celebrare i 25 anni dall'"accordo del venerdì santo"; da domani sarà invece nella Repubblica di Irlanda dove rimarrà fino a sabato. Accolto dal premier britannico Rishi Sunak, Biden è giunto in compagnia dell'inviato economico speciale degli Stati Uniti in Irlanda del Nord, Joe Kennedy III, dalla sorella Valerie Biden Owens, e dal figlio Hunter Biden, per la prima volta nella terra di origine della famiglia. Oggi a Belfast è in programma un colloquio del leader Usa con il capo di Downing Street, e nel tardo pomeriggio sono in programma due interventi di Biden: un discorso al Parlamento e uno davanti alla cattedrale di St. Muredach, alla cui costruzione partecipò un suo antenato.
La visita riunisce significati molteplici: è un ritorno a "casa" ma anche una missione altamente politica. Prima di partire da Washington, Biden ha spiegato che il suo obiettivo è fare in modo che gli "accordi irlandesi e il Windsor Agreement restino saldi e mantengano la pace". Il riferimento è agli accordi annunciati il 27 febbraio e che puntano a regolare la movimentazione dei beni tra l'Europa e il Regno Unito, ma la tensione nell'Irlanda del Nord resta alta. Biden non è mai stato entusiasta della Brexit, che ormai è però un dato di fatto.
"Incrociate le dita", ha detto il presidente ai reporter, prima di imbarcarsi sull'Air Force One. La visita coincide, non a caso, con la commemorazione dei venticinque anni dalla firma del Good Friday Agreement, uno dei più importanti sviluppi nel processo di pace in Irlanda del Nord, di cui venne riconosciuto lo status e il sistema di governo. Biden ricorderà il costante sostegno degli Stati Uniti a una soluzione di pace, spiegherà i benefici economici previsti in futuro, ma approfitterà del viaggio anche per esplorare le proprie origini irlandesi. Sono previste tappe a County Louth e County Mayo, in quello che, nelle parole dello stesso presidente, rappresenterà il percorso più emozionante: è da qui che i suoi antenati partirono per gli Stati Uniti nell'800.
Biden ha sempre rivendicato il suo orgoglio irlandese, anche quel continuo evocare i versi di Yeats o Heaney non è mai casuale. La citazione di "Easter 1916" di Yeats è apparsa più di una decina di volte nei discorsi pubblici del presidente. "Pensano - ha spiegato di recente - che lo faccia perché sono irlandese. In realtà lo faccio perché sono i poeti migliori". "Malarkey", intesa come balla, stupidaggine, è una parola irlandese che il presidente usa spesso. È probabile che "Joe The Irish" incontri qualche suo parente alla lontana. Non è chiaro se ci sarà anche una sosta a sorpresa in un pub nella terra degli avi, ma quello sarebbe il gesto più irlandese di tutti.