AGI - Il procuratore di Manhattan Alvin Bragg dovrebbe "dimettersi", dovrebbe essere "incriminato". A scriverlo su Truth, il social network da lui fondato, l'ex presidente Usa Donald Trump che fra poche ore dovrà affrontare l'udienza nella quale gli verranno formalizzate le accuse legate alla sua relazione con la pornostar Stormy Daniels.
Donald Trump è arrivato nelle scorse ore alla Trump Tower, sulla Fifth Avenue, a Manhattan, sede del tribunale dove si presenterà oggi. Centinaia di persone e molti giornalisti, si sono affollate dietro le transenne mentre cinque elicotteri sorvegliano l'area. L'ex presidente degli Stati Uniti ha eluso i cronisti passando per la Madison Avenue, su consiglio dei legali, che gli hanno suggerito di tenere un basso profilo.
Trump ha salutato velocemente i suoi sostenitori prima di entrare nella sua famosa residenza sulla 5th Avenue a New York, circondato da una stretta sorveglianza. Poco prima era atterrato all'aeroporto LaGuardia dopo essere partito sul suo aereo privato dalla Florida. Domani sarà presente alla storica udienza in cui verrà incriminato per il caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, alla quale sarebbe stato versato del denaro in nero in cambio del suo silenzio su una presunta relazione passata con il magnate.
Gli avvocati di Donald Trump hanno chiesto al giudice del tribunale di New York il divieto d'accesso alle telecamere in aula per non alimentare un "clima da circo". I legali chiedono anche limitazioni ai fotografi e alle radio. I network, invece, hanno chiesto l'accesso all'aula in nome del diritto di cronaca. Il giudice che guiderà l'udienza, Juan Merchan, non ha ancora deciso. A Trump, nel pomeriggio, verranno letti i circa 30 capi d'accusa per cui è stato incriminato.
'The Donald' attacca Biden: "Prendete lui"
Dall'aereo che da Mar-a-Lago, in Florida, lo ha condotto all'aeroporto LaGuardia di New York, dove lo attendeva una lunga colonna di auto di scorta, Trump ha attaccato gli inquirenti, accusandoli di non aver perseguito Joe Biden e il figlio Hunter. "Quando - ha scritto sul social Truth - cercheranno i documenti di Biden, molti dei quali sono stati portati a Chinatown e poi mandati a Boston". "È per questo - ha aggiunto - che la Cina ha pagato milioni di dollari a lui e a Hunter?".
Trump ha ricordato i documenti riservati trovati nel garage di casa di Biden e in uno dei suoi uffici. "Ci sono, sentite questa, 1850 scatole in Delaware - ha continuato - e si è rifiutato di consegnarle. Ho controllato i registri degli atti presidenziali e non le ha restituite".
"Lui - ha attaccato - ha ostruito. Io no". "Il lunatico procuratore Jack Smith - ha concluso, riferendosi al procuratore del dipartimento di Giustizia - che odia Trump dovrebbe prendere Biden". Il messaggio su Truth segue "caccia alle streghe" scritto subito dopo il decollo dalla Florida e "America first", prima l'America, il suo slogan.
E ora cosa succede?
La notte nella Trump Tower
L'ex presidente, come aveva annunciato lui stesso, ha passato la notte nella penthouse da cento milioni di dollari nella Trump Tower, sulla Fifth Avenue, nel cuore di Manhattan. La sua residenza, impreziosita da colonne di marmo placcate d'oro a ventiquattro carati, ha una vista panoramica su Central Park e un ascensore interno che lo collega agli uffici della Trump Organization, al 24 piano. L'area è circondata dai blocchi stradali e da poliziotti. Durante la presidenza, i costi della sicurezza per la sola Trump Tower, dove il tycoon è andato di rado, ammontarono a un milone di dollari al giorno.
La sicurezza
Il trasferimento di Trump è seguito da un imponente apparato di sicurezza che vede in campo il Secret Service, cioè il servizio assegnato a ogni ex presidente, il dipartimento di polizia di New York e i funzionari del tribunale dove il tycoon è atteso martedì.
In tribunale
Trump verrà condotto in tribunale martedì pomeriggio, intorno alle 14 (le 20 in Italia). È probabile che passi prima dall'ufficio del procuratore distrettuale Alvin Bragg, che ha condotto l'inchiesta. Nell'aula del tribunale, probabilmente quella al quindicesimo piano, a Trump verranno letti i circa trenta capi di imputazione e verrà formalmente incriminato. Tutte le udienze e le altre attività previste nell'edificio verranno sospese, prima dell'arrivo di Trump.
Le impronte
L'ex presidente verrà preso in consegna dalla squadra coordinata dagli inquirenti e sottoposto alla procedura di registrazione prevista per ogni persona incriminata di un reato. Di sicuro verranno prese le impronte digitali, mentre al momento non è ancora chiaro se gli verrà scattata la foto segnaletica, il cosiddetto 'mug shot', la ripresa frontale e di profilo.
Su questo ci sono opinioni divergenti: alcuni ritengono che sia superfluo, trattandosi di un personaggio famoso, altri ritengono che sia proprio per questo che vada sottoposto allo stesso trattamento di una persona comune. Le autorità sono preoccupate che un'eventuale foto segnaletica possa essere resa pubblica, nonostante nello Stato di New York, da pochi anni, sia considerata una violazione.
La cella
In genere gli accusati vengono rinchiusi in una cella, in attesa di essere fatti entrare in aula, ma con Trump non succederà. L'ex presidente quasi certamente sarà libero di muoversi.
Le manette
Trump non dovrebbe essere ammanettato, considerando che è sottoposto alle misure di sicurezza garantite a ogni ex presidente.
L'uscita
Una volta finita la procedura, in genere un incriminato tornato libero lascia il palazzo del tribunale, passando dal portone principale che si affaccia sulla piazza di Lower Manhattan, dove spesso stazionano giornalisti e troupe televisive, ma è probabile che Trump, a meno che non lo chieda lui stesso, lasci il tribunale passando dai corridoi sul retro, dove lo attenderanno le auto della scorta.
Il ritorno a casa
L'ex presidente dovrebbe lasciare New York subito, per tornare nella sua residenza, il resort di Mar-a-Lago, Palm Beach, in Florida, dove alle 20,15 (le 2,15 in Italia) farà un discorso, rivolto agli americani.