AGI - Settimane di scioperi, spazzatura per strada, trasporti bloccati e calo dei consensi non scoraggiano l’azione del governo francese. “Non ci siamo riusciti a mettere d’accordo sulle pensioni, ma ora tendiamo la mano a sindacati e forze politiche per migliorare la vita quotidiana della gente, soprattutto sul potere di acquisto”.
È il metodo scelto dalla premier Elisabeth Borne e dal presidente Emmanuel Macron per “calmare la situazione” in una Francia ancora alle prese con le proteste contro la riforma delle pensioni, ormai in attesa soltanto del “nulla osta” formale del Consiglio costituzionale.
portavoce del governo Olivier Veran, che è anche ministro per la democrazia nel governo duramente contestato, ne ha parlato all’Agi a margine di un incontro organizzato a Milano dal Club Italie-France nella serata di ieri.
“Ci aspettiamo ancora manifestazioni importanti”, ha detto Veran, “arrivo ora da una riunione ristretta all’Eliseo per discutere di questa situazione tranquilla e domattina (oggi per chi legge, ndr) abbiamo un consiglio dei ministri. Su impulso della prima ministra, organizziamo una grande consultazione delle forze politiche e delle forze sindacali del Paese con l’obiettivo di tranquillizzare e di andare avanti: perché dobbiamo continuare a riformare il nostro Paese e a trasformarlo, ma anche perché teniamo conto di quello che chiedono i francesi, soprattutto di quelli a fine carriera, a basso salario, che lavorano da casa. I francesi ci chiedono di fare progressi sui servizi pubblici, sulla scuola e la salute. Il nostro metodo, poiché non abbiamo la maggioranza assoluta al parlamento, è di cercare accordi con chi non la pensa come noi. Per questo il presidente Macron ci ha chiesto di ripensare la nostra agenda delle prossime settimane per andare all’essenziale”.
Nel suo intervento rivolto agli invitati del Club France-Italie, esponenti della comunità francese in Italia e a Milano, Veran ha voluto sostenere la candidata della Republique en Marche per le elezioni supplettive della circoscrizione estera 8, che comprende anche l’Italia, Deborah Abisror de Lieme, che si tengono in questi giorni dopo che quelle del giugno scorso sono state annullate per brogli da parte del candidato di estrema destra.
“Ha lavorato con me come capo di gabinetto quando ero ministro della Salute. È rimasta salda al suo posto nonostante la situazione pesantissima della pandemia, e sarò felice di averla in Parlamento”, ha detto Veran.
Ha poi raccontato di ispirarsi per il suo metodo di lavoro al governo al modello nordico: “Dopo un viaggio in Danimarca, che considero un modello di democrazia ed empatia ed è riuscita a far passare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni con pochi voti contrari in parlamento e quasi nessuna protesta di piazza. Tornato a Parigi, ho riunito in una sala del ministero decine di dipendenti, di tutte le categorie. Ho chiesto loro di dirmi cosa pensavano della riforma delle pensioni: ne abbiamo parlato per ore, è stato utile e interessante, ne ho poi parlato anche con il presidente Macron. Alcuni erano d’accordo con le proteste; ho tratto ispirazione dai loro suggerimenti: sostenevano per esempio che venendo incontro alla gente con i prezzi dei carburanti, avrebbero forse accettato più facilmente l’aumento dell’età pensionabile”.