AGI - Il tratto di barriera corallina preferito, un atollo particolarmente amato perché legato a ricordi irripetibili: l'ultima tendenza alle isole Marshall è quella di chiamare i figli con il nome di punti di riferimento geografici che stanno scomparendo.
Come spiega the Guardian, questo rappresenta un modo come un altro per restare legati alla terra d'origine mentre incombe il cambiamento climatico: in particolare, una grave minaccia è rappresentata dall'innalzamento del livello del mare che potrebbe perfino far scomparire alcuni atolli. I problemi sono tanti: molti atolli sono colpiti da intense siccità, inondazioni più frequenti dovute alle maree e focolai di malattie trasmesse dalle zanzare.
L'acqua salata si infiltra sempre più nel terreno, rovinando le colture e le riserve di acqua dolce. Nel 2018, il Servizio geografico degli Stati Uniti ha pubblicato uno studio su un'isola marshalliana rappresentativa, indicando che se le emissioni moderate di gas a effetto serra continueranno, l'innalzamento del livello del mare renderà le forniture di acqua dolce marshalliane non potabili entro il 2035 e causerà inondazioni annuali della maggior parte del territorio marshalliano entro il 2055. Di conseguenza, si prevede un'accelerazione della migrazione marshalliana nei prossimi anni.
Un tempo era raro che i bambini marshallesi ricevessero nomi come Elenak (la seconda isola più grande della catena) o come Tarlan (un'antica testa di orallo nella laguna di Kwajalein): la maggior parte riceveva i nomi dei parenti. Negli ultimi anni, tuttavia, tra i marshallesi più abbienti si è registrata quest'impennata di bambini chiamati con i nomi dei luoghi da cui provengono le loro famiglie, evidenziando allo stesso tempo il modo emotivo con cui gli abitanti delle isole del Pacifico stanno affrontando il futuro di una regione che sta lottando anche contro problemi economici, non solo climatici.
L'aumento dei nomi basati sul luogo - difficile da quantificare a causa della mancanza di dati concreti - è in gran parte dovuto alla crescente probabilità che i bambini marshalliani lascino un giorno la loro casa. L'istruzione nelle Isole Marshall è scarsa, pochi studenti laureati riescono a trovare lavoro e la maggior parte dei posti di lavoro che vengono retribuiti pochissimo: il reddito medo annuo è di 9.600 dollari.
Poiché il Paese è un'ex colonia americana, i suoi cittadini possono vivere negli Stati Uniti senza un visto. Non stupisce quindi che molti marshallesi hanno deciso di farlo e così tra il 2011 e il 2021, la popolazione del Paese è scesa da 53.158 a 43.594 abitanti.