AGI - "L'Occidente ha superato tutte le linee rosse, e persino marroni, fornendo armi al regime di Kiev". Il presidente russo, Vladimir Putin, in una intervista al canale Rossiya 1, è tornato ad accuasare i paesi occidentali di essere gli "istigatori" del conflitto in Ucraina.
"Tutto è iniziato con un colpo di stato costituzionale nel 2014, sostenuto dai Paesi occidentali, che sono gli istigatori del conflitto in Ucraina", ha affermato Putin. I Paesi occidentali "hanno contribuito a quel colpo di Stato" a Kiev, "è una cosa ovvia", ha aggiunto il capo del Cremlino. A quel punto, ha proseguito il leader russo, "noi siamo stati costretti a proteggere la popolazione della Crimea e in un modo o nell'altro, alla fine, abbiamo sostenuto il Donbass".
Nucleari tattiche in Bielorussia
Ieri Putin aveva annunciato il dispiegamento di testate nucleari tattiche in Bielorussia. "Non stiamo trasferendo le nostre armi nucleari tattiche alla Bielorussia, ma le schiereremo e addestreremo i militari, così come fanno gli Stati Uniti in Europa", aveva spiegato Putin, assicurando che tale accordo non viola i trattati di disarmo esistenti e che il 1 luglio sarà completata la costruzione di uno speciale deposito per le armi nucleari tattiche.
Nello specifico, il presidente russo ha rivelato che nel Paese alleato saranno operativi 10 aerei, in grado di trasportare tali armi e che Mosca ha consegnato i missili Iskander, mentre dal 3 aprile inizieranno gli addestramenti degli equipaggi. Putin ha poi spiegato che "le dichiarazioni arrivate da Londra sono state la ragione" che ha fatto scattare i negoziati con il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, "anche se Minsk chiede da tempi di collocare sul suo territorio le armi nucleari tattiche russe".
Il ministero degli Esteri tedesco ha accolto l'annuncio come un "tentativo di intimidazione", riferisce il Die Welt. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato che al momento agli Stati Uniti non risulta alcun spostamento di armi nucleari russe. "Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione", ha detto Kirby alla CBS.
Nato: "Retorica pericolosa e irresponsabile"
Un portavoce della Nato, secondo quanto riportato da Reuters, ha definito "pericolosa e irresponsabile" la retorica di Mosca sulle armi atomiche. "La Nato - ha tuttavia precisato il portavoce - è vigile e stiamo monitorando da vicino la situazione. Non abbiamo visto alcun cambiamento nella postura nucleare della Russia tale da indurci ad adeguare la nostra posizione", ha aggiunto il portavoce.
"Il riferimento della Russia sulla gestione del nucleare da parte della Nato è totalmente fuorviante. Gli alleati dell'Alleanza Atlantica agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha invece costantemente infranto i suoi impegni sul controllo degli armamenti, sospendendo di recente la sua partecipazione al Nuovo Trattato Start", ha concluso.