AGI - Una rete globale di laboratori per analizzare la qualità dell'acqua e strumenti per migliorare la coordinazione globale nella gestione delle risorse idriche: sono tra gli impegni annunciati dalla Iaea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, e dalla Fao, a margine dei lavori della Conferenza sull'acqua alle Nazioni Unite. Il direttore della Iaea, Rafael Mariano Grossi, ha detto che la rete sinergica può portare all'utilizzo di tecnologie nucleari per aiutare i Paesi a identificare la natura e le caratteristiche dell'acqua. "Questa tecnologia - ha spiegato - può aiutarci a leggere molte cose. Creare una rete di laboratori può aiutare a migliorare gli interventi e a rendere la qualità dell'acqua" fruibile da un maggior numero di persone.
Nel mondo sono più di due miliardi le persone che non possono accedere a risorse idriche sicure. L'impegno delle Nazioni Unite è quello di fornire ai Paesi meno sviluppati tutta la tecnologia possibile per seguire questo percorso.
Alla domanda sul fare un esempio concreto di questo nuovo tipo di intervento, Grossi ha indicato uno dei Paesi che organizzano la conferenza sull'acqua, il Tagikistan (l'altro sono i Paesi Bassi). Qui, ha spiegato il direttore dell'Agenzia per l'energia atomica, dove si registra un fenomeno diffuso di scioglimento dei ghiacci, nascerà un laboratorio che monitorerà lo stato di salute delle risorse idriche e fornirà dati anche per le aree vicine.
Lifeng Li, direttore della divisione Terra e acqua della Fao, ha detto che tra gli obiettivi ci sarà anche il miglioramento dell'irrigazione dei campi destinati all'agricoltura, per arrivare ad aumentare del cinquanta per cento la produzione agricola entro il 2050. "Noi - ha aggiunto Li - crediamo fortemente che l'agricoltura possa contribuire a rendere in futuro più sicura l'acqua e l'alimentazione". In alcune città si stanno sviluppando sistemi per il riutilizzo di acqua a fini agricoli. Secondo la Fao, la strada da seguire sarà questa.