AGI - L'assalto delle forze russe alla strategica città orientale ucraina di Bakhmut è "in gran parte in fase di stallo". Lo afferma l'intelligence britannica nel suo ultimo bollettino, aggiungendo che questa è probabilmente la conseguenza dell'estremo logoramento delle forze russe, ma anche delle "tensioni tra il ministero della Difesa russo e il gruppo Wagner". Questa situazione potrebbe suggerire un "ritorno generale a un disegno operativo più difensivo", dopo che Mosca non è riuscita a ottenere i risultati significativi sperati.
Prigozhin si gioca la reputazione
I vertici militari di Kiev assicurano che la battaglia per Bakhmut, si sta "stabilizzando" e che "gli enormi sforzi" delle truppe ucraine stanno frenando le forze nemiche. Secondo diversi analisti, l'elevato numero di vittime russe potrebbe essere la ragione principale per cui le forze ucraine non si sono ritirate dalla città. Secondo il think tank Institute for the Study of War, sebbene gli ucraini siano ancora in inferiorità numerica rispetto al gruppo Wagner, Kiev "continua a mettere a dura prova l'esercito di mercenari" pienamente impegnati nell'assalto russo a Bakhmut.
Il leader di Wagner, Yevgeny Prigozhin, si sta giocando la reputazione proprio con l'offensiva sulla città. All'inizio di marzo funzionari occidentali hanno stimato tra i 20.000 e i 30.000 soldati russi uccisi o feriti dall'estate scorsa nelle feroci battaglie per la conquista di una città che gli analisti militari continuano a ritenere abbia ormai più importanza simbolica che strategica.
Kiev: "Stiamo riuscendo a stabilizzare la situazione"
Dopo un colloquio con il capo di stato maggiore della difesa del Regno Unito, l'ammiraglio Sir Tony Radakin, il tenente generale ucraino, Valerii Zaluzhnyi, ha spiegato che "grazie agli enormi sforzi delle forze di difesa, stiamo riuscendo a stabilizzare la situazione". La Russia "non ha perso la speranza di prendere Bakhmut nonostante le perdite di personale e attrezzature militari sta perdendo forza", ha assicurato Oleksandr Syrsky, comandante delle forze di terra ucraine. Nei giorni scorsi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha visitato la linea del fronte vicino alla città. L'ultima volta era avvenuto a dicembre.
La conquista di Bakhmut avvicinerebbe leggermente la Russia al controllo dell'intero Donetsk, una delle quattro regioni dell'Ucraina orientale e meridionale annesse illegalmente lo scorso settembre. Un mese fa l'oligarca russo a capo del gruppo Wagner ha accusato il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, di non fornire munizioni ai suoi combattenti, che stanno subendo enormi perdite. Prigozhin ha definito Shoigu un "traditore" e ha accusato il capo di Stato maggiore dell'esercito, Valery Gerasimov, di voler "distruggere" il suo esercito privato.