AGI - Le consegne di armi straniere a Kiev ci avvicinano a un conflitto nucleare. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev in un'intervista ai principali media russi, tra cui ria Novosti.
"Ogni giorno di consegne di armi straniere all'Ucraina alla fine avvicina questa stessa apocalisse nucleare", ha detto Medvedev "La minaccia di un conflitto nucleare è passata? No, non è passata, è aumentata", ha spiegato.
"Il desiderio dell'Occidente - continua - è molto semplice: destabilizzare la situazione politica, dividere il Paese in parti, abbastanza grandi, negoziare con ognuna di queste parti, denuclearizzarla e smilitarizzarla". Secondo Medvedev, tali pezzi avrebbero poi anche "la possibilità di entrare a far parte della Nato, soprattutto in termini di divisione della nostra ricchezza nazionale. L'Occidente non vuole alcuna partnership paritaria con noi, perché non ne ha bisogno. Capiscono solo il linguaggio della forza".
A tutto ciò si aggiungono le parole del vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Tass. "Il rischio di un conflitto nucleare è ora al suo livello più alto da decenni. Non vorrei entrare in una discussione se la probabilità di un conflitto nucleare sia alta oggi, ma certamente è più alta che in qualsiasi momento degli ultimi decenni, mettiamola così".