AGI - Fare acquisti online è facile. E, spesso, anche vantaggioso. Cosicché l'universo digitale non aiuta molto a trattenersi dal comprare e incoraggia invece il consumo sfrenato. È per questo, che in molti casi – una volta terminata la transazione e portato a termine l’acquisto – si viene presi da un senso di rimorso, un vero e proprio senso di colpa per aver comprato qualcosa di cui, forse, non c’era proprio il bisogno. Specialmente nel caso dell’abbigliamento, per il quale “ci siamo subito abituati a comprare vestiti online a dieci euro e magliette a cinque”, sottolinea il Paìs.
In Svezia hanno anche coniato un termine preciso per definire il senso di colpa e di vergogna dopo aver comprato dei vestiti online non necessari o utili: “kopskam”. Come evitare o imparare, allora, a gestire quel senso di vergogna o kopskam?, si chiede il giornale che segnala anche che “a poco a poco, sui social network come TikTok iniziano a proliferare le sfide in cui le persone vengono invitate ad astenersi dal comprare per diversi mesi.
E se è vero che il concetto ha preso piede di recente proprio in un Paese dove l'attivismo per il clima è diventato forte grazie a personalità come Greta Thunberg, originaria proprio di Stoccolma, che ha dichiarato in più di un'occasione di non comprare vestiti nuovi, “il senso di colpa per l'acquisto di vestiti di cui non abbiamo bisogno non è motivato esclusivamente dalla consapevolezza ambientale”.
Gli esperti trovano somiglianze e analogie nel rapporto che si sviluppa con il cibo quando alcuni sostengono che se i vestiti vengono acquistati con l'idea "di soddisfare altri bisogni o calmare le emozioni, ciò è simile al senso di colpa che proviamo quando mangiamo d'impulso”.
Secondo il giornale, non è un caso che “l'ascesa della moda vintage oggi coincida con lo sviluppo di una maggiore consapevolezza ambientale” perché in Spagna, ad esempio, secondo i dati della onlus Humana, “nel 2022 le vendite di abbigliamento usato sono aumentate del 22%”.
Un consumo più sostenibile, che include anche il riparare e recuperare vecchi vestiti dismessi. Alternative utili, forse, a mitigare il senso di vergogna e colpa per gli acquisti facili, che tuttavia sono sempre in ascesa (+14,9% sul 2022). Conclude il Paìs: “Stiamo acquistando sempre di più, quindi ci sarà kopskam per un po’”.