AGI - Un uomo di 28 anni è morto dopo essere stato immobilizzato a terra per undici minuti da sette agenti in un ospedale psichiatrico pubblico in Virginia. La procura ha rilasciato le immagini registrate dalle telecamere interne: si vede un uomo in manette, Irvo Otieno, condotto nella stanza da sette poliziotti che sembrano spingerlo verso una piccola sedia ma subito dopo, in seguito a un movimento brusco di Otieno, lo spingono sul pavimento e lo immobilizzano, tenendolo fermo per undici minuti, fino a quando l'uomo non si sente male.
Le immagini successive lo mostrano sdraiato, supino, mentre il personale medico prova a rianimarlo, ma inutilmente. La procuratrice distrettuale della contea di Dinwiddie, Ann Cabel Baskervill, ha contestato ai sette agenti e a tre impiegati dell'ospedale l'omicidio preterintenzionale. Nel pomeriggio, il grand jury ha incriminato tutti e dieci, confermando le accuse della procura. Baskervill aveva annunciato la diffusione dei video e ha mantenuto la promessa, a fronte dell'opposizione dei legali degli imputati.
Otieno, che aveva problemi mentali, era stato ricoverato tre giorni prima. Nelle immagini si vede il personale dell'ospedale andare avanti e indietro nella stanza, mentre gli agenti lo tengono fermo, usando le ginocchia. La famiglia della vittima ha spiegato che Otieno era stato privato dei medicinali di cui aveva bisogno a causa della sua malattia mentale e ha contestato la prima versione fornita dagli agenti, secondo cui avrebbero agito in quel modo nel tentativo di contenere il suo atteggiamento aggressivo. Le immagini darebbero ragione alla famiglia.
"Gli hanno teso una trappola", hanno detto i parenti. Il giorno dell'arresto, a inizio marzo, l'uomo era stato trovato a camminare sul prato di un vicino, a cui aveva preso a calci alcune luci a energia solare. Inoltre si era messo a battere forte alla porta di un appartamento, fino a quando la madre non era andato a prenderlo per riportarlo a casa. Una persona che abita nella strada aveva chiamato la polizia. Gli agenti dello sceriffo erano arrivati, avevano arrestato Otieno e lo avevano rinchiuso in una cella di sicurezza, contestandogli una serie di reati, tra cui danneggiamento e violazione di proprietà privata.
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Dopo essere stato tenuto dietro le sbarre per tre giorni, il 6 marzo l'uomo era stato portato all'ospedale per una valutazione psichiatrica. Quello che poi è successo è documentato dalle immagini delle telecamere. Secondo la famiglia, l'uomo è morto soffocato dal peso degli agenti, che non gli hanno permesso di respirare. I sette agenti sono stati sospesi. Otieno, originario del Kenya, era arrivato negli Stati Uniti nel '98 con la famiglia, quando lui aveva appena quattro anni. Per tutti loro, ha spiegato la madre, era la realizzazione del "sogno americano".