AGI - Donald Trump vuole presentarsi ammanettato in tribunale qualora verrà davvero incriminato dal gran giurì di Manhattan: lo ha detto lui stesso ai suoi collaboratori, secondo diverse fonti giornalistiche in Usa.
La procura di Manhattan, a New York, sta decidendo se incriminare l'ex presidente per aver pagato in nero il silenzio della pornostar, Stormy Daniels, che voleva rivelare che avevano avuto una storia.
La decisione potrebbe essere presa oggi. Il tentativo dell'ex presidente, qualora davvero dovesse presentarsi alle autorità per il rilevamento delle impronte digitali e la foto segnaletica, è quello evidentemente di trasformare l'evento in uno spettacolo, uno spettacolo con cui galvanizzare la base in vista della sua nuova candidatura per le elezioni presidenziali del 2024.
Intanto ieri a Mar-a-Lago, in Florida, dove il tycoon vive dal 2021, e a New York, dove si svolge l'inchiesta, sono state prese misure di sicurezza per contenere i possibili atti di violenza da parte dei sostenitori dell'ex presidente.
E molti suoi 'tifosì si sono radunati vicino la sua residenza a Palm Beach per esprimergli il loro sostegno: piccoli gruppi si sono riuniti lungo Southern Boulevard, l'arteria che porta a Mar-a-Lago, con striscioni e grandi bandiere con la scritta "Trump, Save America" o "Trump 2024", un'allusione alle imminenti elezioni presidenziali, quando il magnate punta alla nomination repubblicana.
Intanto il governatore della Florida Ron DeSantis si è "tolto i guanti" e ha lanciato un feroce attacco al suo ex mentore, il presidente Donald Trump in un'intervista con Piers Morgan. "Ho quello che serve per essere presidente e io posso battere Biden".
Ma è quello che ha detto su Trump che scatenerà una tempesta nel Partito Repubblicano, dalla vicenda del silenzio della pornostar Stormy Daniels, comprato secondo l'accusa con fondi elettorali, alla gestione della pandemia. "Se fossi stato presidente avrei licenziato Fauci. Non si può andare avanti in uno stillicidio quotidiano".