AGI - Giunto ieri a Mosca, il presidente cinese, Xi Jinping, ha invitato il suo omologo del Cremlino, Vladimir Putin, e il premier russo, Mikhail Mishustin, a visitare la Cina entro la fine dell'anno. Proprio un colloquio con Mishustin, nella residenza del primo ministro, ha segnato l'inizio della seconda giornata della visita di Xi nella capitale russo.
Si tratta del primo viaggio all'estero di Xi Jinping da quando è stato rieletto per un terzo mandato come capo dello Stato. Ieri Xi ha avuto un incontro informale e una cena con il presidente russo Vladimir Putin e più tardi i due si vedranno di nuovo per dei colloqui informali.
Il presidente russo si è detto aperto a discutere le proposte di Pechino e la visita di Xi a Mosca rappresenta un importante punto a suo favore che arriva quasi in contemporanea con la decisione della Corte Penale Internazionale dell'Aia di emettere un mandato di arresto per Putin con l'accusa di aver deportato illegalmente centinaia di bambini ucraini.
Putin elogia il piano di Pechino
I due leader hanno avuto un colloquio di circa quattro ore e mezza, dandosi reciprocamente del "caro amico". Il leader russo ha accompagnato Xi alla sua auto dopo l'incontro, fatto molto raro, e ci sono molte foto che li immortalano mentre sorridono.
Durante l'incontro, Putin ha dichiarato di essere aperto a partecipare a colloqui sull'Ucraina e ha elogiato il documento stilato da Pechino, in 12 punti, su quella che continua a chiamare "operazione militare speciale". La Cina, in particolare, promuove un appello al dialogo e al rispetto della sovranità territoriale di tutti i Paesi. Il capo del Cremlino ha affermato che i due Paesi hanno "molti obiettivi e compiti comuni", mentre Xi ha confermato gli "stretti legami" tra le due potenze.
Putin ha elogiato il "notevole balzo in avanti nello sviluppo economico" della Cina degli ultimi anni, aggiungendo: "Vi invidiamo persino un po'". Xi ha risposto sottolineando come la Russia abbia prosperato sotto la "forte leadership" del settantenne Putin, aggiungendo di essere certo che i russi "lo sosterranno con forza nelle sue buone imprese" e voteranno di nuovo per lui l'anno prossimo. Putin, al potere dal 2000, non ha detto pubblicamente se intende ricandidarsi alla presidenza ma tutto fa pensare che si vada in questa direzione.
Secondo gli analisti, è improbabile che gli sforzi di mediazione di Xi portino a una cessazione delle ostilità in Ucraina, ma il suo viaggio è seguito con attenzione dalle capitali occidentali. Pechino ha criticato quella che considera una campagna di pressione imposta dagli Stati Uniti contro la Russia chiedendo invece una mediazione "imparziale" del conflitto. Molti dei governi europei hanno sostenuto che le proposte della Cina sono rimarchevoli per quanto riguarda i grandi principi, ma scarse e carenti nell'individuare delle soluzioni pratiche.
La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno affermato che le proposte della Cina non farebbero altro che consolidare la "conquista della Russia" e permettere al Cremlino di preparare una nuova offensiva. "Non appoggiamo le richieste di un cessate il fuoco in questo momento", ha dichiarato venerdì il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby.
I dubbi di Washington
La linea di Xi, finora, è quella di ritagliarsi il ruolo di 'parte neutrale' ma Washington ha avvertito il mondo di non lasciarsi fuorviare dalle mosse di Pechino, che potrebbero essere una "tattica di temporeggiamento" per aiutare Mosca. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che la visita del leader cinese a Mosca "suggerisce che la Cina non sente la responsabilità di ritenere il presidente responsabile delle atrocita' commesse in Ucraina". Per poi aggiungere: "E invece di condannare, preferisce fornire una copertura diplomatica alla Russia per continuare a commettere quei crimini".
Gli Stati Uniti hanno anche accusato Pechino di voler esportare armi a Mosca, una teoria però che la Cina ha prontamente smentito. Xi ha detto a Putin che il gigante asiatico è pronto a "continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere una soluzione politica" della crisi ucraina, almeno secondo quanto riportato dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la visita spiegando che sarebbe favorevole a colloqui con Xi, anche se non è ancora chiara l'intenzione, in tal senso, del leader cinese. Kiev ha dichiarato di aspettarsi che Xi usi l'influenza di Pechino per perorare la fine dell'offensiva di Mosca in Ucraina e di seguire "da vicino" la visita.
Gazprom: consegne giornaliere record di gas alla Cina
Gazprom ha annunciato consegne giornaliere record di gas a Pechino attraverso il gasdotto 'Power of Siberia' che attraversa l'Estremo Oriente russo verso il nord-est della Cina. Il tutto mentre è in corso la visita del presidente cinese Xi Jinping in Russia. Ieri "Gazprom ha consegnato i volumi richiesti e ha stabilito un nuovo record storico per le forniture giornaliere di gas alla Cina", ha dichiarato Gazprom in una nota. Interrogata da Afp sulla cifra precisa della consegna, la società russa ha risposto di "non fornire ulteriori informazioni".
Kiev: armi dalla Cina alla Russia? Non ci risulta
Kiev non ha informazioni sul fatto che la Russia stia ricevendo armi dalla Cina. Lo ha detto Andriy Yusov, portavoce della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, citato dal Guardian. "Non si parla ancora di armi dalla Cina per la Russia, tali fatti non sono stati registrati. Al momento non disponiamo di tali dati", ha affermato Yusov.
Cina: mai fornite armi, basta accuse dagli Usa
La Cina ribadisce di non avere mai fornito armi alle parti in conflitto in Ucraina e ammonisce gli Stati Uniti di non accusarla. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in risposta alle critiche formulate ieri dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cina, in seguito alla visita di Xi Jinping a Mosca, per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin.
"La Cina non è la creatrice, nè una parte della crisi in Ucraina, né ha fornito armi ad alcuna delle parti in conflitto", ha detto il portavoce. "Gli Stati Uniti non sono qualificati per puntare il dito contro la Cina, figuriamoci incolpare la Cina", ha aggiunto. Gli Stati Uniti, ha concluso Wang, "dovrebbero considerare oggettivamente gli sforzi della Cina e della comunità internazionale per promuovere la pace e i colloqui, invece di aggrapparsi alla mentalità da Guerra Fredda e spingere per l'escalation del conflitto".
Pechino: in Ucraina manteniamo la comunicazione con tutte le parti
La Cina dichiara di mantenere la comunicazione con tutte le parti sulla guerra in Ucraina. In risposta a una serie di domande sul conflitto, il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha sottolineato che la Cina "continuerà a mantenere una posizione obiettiva ed equa e collaborerà con la comunità internazionale per svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina". La Cina ha una posizione "sempre chiara" sulla crisi ucraina, e "mantiene la comunicazione con tutte le parti", ha aggiunto il portavoce, senza citare direttamente un possibile colloquio tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che sarebbe il primo dall'inizio del conflitto.
Xi: Cina e Russia grandi potenze e partner strategici
Russia e Cina sono due "grandi potenze vicine" e "partner strategici" e Pechino continuerà a dare "priorità" alle relazioni bilaterali con Mosca. Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping nel corso del suo colloquio a Mosca con il premier russo, Mikhail Mishustin, secondo quanto riportano le agenzie russe.
Pechino: Kishida aiuti a raffreddare e non a infiammare
La Cina esprime la speranza che il viaggio del premier giapponese Fumio Kishida a Kiev serva a "raffreddare la situazione" e "non al contrario". Lo ha detto il portavoce degli Esteri cinese, Wang Wenbin, aggiungendo che la comunità internazionale deve "mantenersi nella direzione giusta per la ricerca della pace" e deve "promuovere dialoghi che creino le condizioni necessarie per una soluzione politica alla crisi in Ucraina".
Xi: il premier Qiang darà priorità al partenariato con la Russia
In visita a Mosca da ieri, il presidente cinese, Xi Jinping, ha affermato che il nuovo premier del Consiglio di Stato cinese, Li Qiang, darà priorità allo sviluppo del partenariato con la Russia. "Il premier del Consiglio di Stato, Li Qiang, continuerà a dare la priorità al partenariato strategico a tutto tondo tra Cina e Russia. Darà anche priorità alla creazione di stretti contatti di lavoro con voi", ha affermato Xi in un incontro con il primo ministro russo Mikhail Mishustin. Xi ha anche chiesto di continuare la tradizione degli incontri regolari tra i capi di governo dei due Paesi.