AGI - "Assumo la responsabilità del mio governo": con queste parole la premier francese Elisabeth Borne si è rivolta ai deputati dell'Assemblea Nazionale annunciando il ricorso all'articolo 49 comma 3 della Costituzione per far approvare la riforma delle pensioni senza il voto. Altissima la tensione in aula al momento dell'annuncio, i deputati della Nupes di Jean-Luc Melenchon hanno intonato l'inno nazionale, la Marsigliese.
Dopo la forzatura del governo, sono ripartite le proteste a Parigi con una manifestazione non programmata a place de la Concorde, dove sono confluite migliaia di persone. Numerosi agenti delle forze dell'ordine tengono la situazione sotto controllo, anche perché, a poche centinaia di metri, dall'altro della Senna, si trova il Palais Bourbon, sede dell'Assemblea Nazionale.
Il presidente Emmanuel Macron ha giustificato con "rischi finanziari troppo grandi" che un rifiuto avrebbe comportato l'utilizzo dell’articolo 49.3 della Costituzione per far passare la riforma delle pensioni senza voto all'Assemblea nazionale. “Il mio interesse politico e la mia volontà politica era andare al voto. Tra tutti voi, non sono io quello che rischia il suo posto o la sua poltrona”, ha detto durante un Consiglio dei ministri straordinario, secondo quanto riferito ai media francesi da un partecipante. "Ma ritengo che allo stato attuale i rischi finanziari ed economici siano troppo grandi", ha aggiunto il titolare dell’Eliseo.
Borne sarà ospite stasera del telegiornale delle 20 dell'emittente TF1 per spiegare ai francesi le motivazioni del ricorso all'articolo 49.3, con il quale impegna la responsabilità del suo governo, col rischio di esporlo a una mozione di censura.
"Depositeremo una mozione di sfiducia" al governo ha annunciato la presidente dei deputati del Rassemblement National, Marine Le Pen, commentando la scelta dell'esecutivo. Mozione di sfiducia che sarà presentata anche dalla Nupes, coalizione di estrema sinistra.
L'Assemblea Nazionale francese dunque non voterà più la riforma delle pensioni, dato che il governo ha optato per il ricorso all'articolo 49 comma 3 della Costituzione, trasformando il testo in legge senza il voto dei deputati, e sarà chiamata a votare almeno due mozioni di sfiducia all'esecutivo, annunciate oggi dalle opposizioni (il Rassemblement National di Marine Le Pen e la Nupes di Jean-Luc Melenchon).
I Republicains, cioè i gollisti francesi, non voteranno la sfiducia al governo, Ha detto il presidente del partito, Eric Ciotti. "Non ci assoceremo ad alcuna mozione di sfiducia, non voteremo alcuna mozione di sfiducia", ha detto, spiegando che "in questo contesto non vogliamo aggiungere caos".
Qualora fosse approvata una sola di queste mozioni, il governo dovrà dimettersi, secondo quanto previsto dall'articolo 50 della carta costituzionale, e la riforma non sarà più legge.