AGI - I ministri della Difesa russo e americano, Sergei Shoigu e Lloyd Austin, si sono parlati al telefono, ventiquattro ore dopo l'incidente nei cieli del Mar Nero, quando un drone americano è stato intercettato da aerei russi. Lo ha reso noto Mosca.
Il ministero della Difesa russo, che non ha fornito ulteriori dettagli, ha aggiunto che la telefonata è avvenuta "su iniziativa statunitense"
"Meno male che c'è una minima apertura di dialogo e possibilità di confronto fra americani e russi" sull'Ucraina, ha detto il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la registrazione della puntata di Porta a Porta. "In questo momento qualsiasi linea di contatto fra russi e americani, fra occidentali e russi, è fondamentale", ha proseguito Tajani. E "hanno fatto bene i due ministri della Difesa a parlarsi e a gettare acqua sul fuoco" in seguito all'episodio del drone americano danneggiato sul Mar Nero dai caccia russi, ha continuato il titolare della Farnesina.
Intanto due aerei della Raf britannica e del'Aeronautica tedesca hanno intercettato un aereo militare russo che volava vicino allo spazio aereo estone.
Nella loro prima operazione congiunta di polizia aerea della Nato, jet britannici e tedeschi Typhoon si sono sollevati in volo rispondendo alle manovre di un velivolo di rifornimento aria-aria russo dopo che questo non era riuscito a comunicare con la torre di controllo estone. I piloti britannici stanno attualmente conducendo missioni congiunte di polizia aerea nel Paese insieme all'Aeronautica tedesca per la prima volta. Il Regno Unito si sta attualmente preparando a subentrare alla Germania alla guida della missione Nato in Estonia.
Il ministero della Difesa britannico ha sottolineato che la missione è stata "di routine". Il ministro delle Forze armate James Heappey ha dichiarato: "Il dispiegamento congiunto di Regno Unito e Germania nei Paesi baltici dimostra chiaramente la nostra determinazione collettiva a sfidare qualsiasi potenziale minaccia ai confini della Nato, dimostrando al contempo la nostra forza combinata". Lo riporta Sky News.
Il drone abbattuto o precipitato
Intercettazione o collisione: su questa dicotomia del gergo militare si fonda il caso che ha alzato la tensione tra Usa e Russia a livelli mai raggiunti dal giorno dell'invasione russa dell'Ucraina. Alle 7,30 di martedì mattina, due jet Su-27 si sono confrontati con un drone americano Reaper MQ-9 sopra il Mar Nero.
La Casa Bianca ha adottato le misure necessarie per evitare che il drone abbattuto nel Mare Nero "finisca nelle mani sbagliate". Lo ha riferito il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, alla Cnn. "Senza entrare troppo nei dettagli, quello che posso dire è che abbiamo adottato misure per proteggere le nostre azioni rispetto a quel particolare drone. Ed è proprietà degli Stati Uniti. Ovviamente non vogliamo vedere nessuno metterci le mani sopra al di la' di noi", ha spiegato.
Già sostituito il drone
Il drone Usa caduto ieri nel Mar Nero dopo un incidente con un caccia russo è già stato sostituito da un altro velivolo, lo afferma il portavoce delle forze aeree ucraine, colonnello Yuriy Ignat. "L'aviazione statunitense nel Mar Nero è permanente. Il Mar Nero non è un mare interno della Russia", ha dichiarato Ignat a un programma di informazione congiunto trasmesso dalle stazioni televisive ucraine e riportato da Ukrainska Pravda.
Il portavoce militare ha aggiunto che gli Stati Uniti "valuteranno l'incidente" che ha coinvolto il drone da ricognizione MQ-9 Reaper, che ha anche capacita' di combattimento, e il caccia russo Su-27, ma ha detto che "un altro drone sta già operando nel sito del ricognitore abbattuto"
Tajani: "Usa e Russia non cerchino il casus belli"
Dopo l'incidente del drone americano colpito e abbattuto ieri sul Mar Nero da jet russi, "i segnali che lanciano Mosca e Washington sono di fermezza ma il tentativo è di cerare di non trasformare la vicenda in un casus belli". Lo ha dichiarato a Sky Tg24 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "C'e' fermezza ma nessuna voglia di escalation", ha aggiunto.