AGI - 400 punti di diffusione gratuita a Oklahoma City e non uno di più. Martedì scorso, gli elettori dello Stato dell’Oklahoma hanno deciso di mettere un limite e di respingere così un'iniziativa referendaria che avrebbe legalizzato totalmente l’uso della marijuana per i 21enni e più d’età, riferisce in un servizio il New York Times.
Per i sostenitori della legalizzazione della marijuana, che avevano raccolto oltre 164 mila firme a sostegno della liberalizzazione, si è trattato dunque di una battuta d’arresto. Il 63% ha votato contro e il 37 a favore. Il fronte del “no” vede pertanto compatti, oltre all’Oklahoma, stati conservatori come l’Arkansas, il North Dakota e il South Dakota. Solo il Missouri lo scorso novembre ha approvato un emendamento costituzionale per consentire l’uso della marijuana.
Tuttavia, lo Stato dell’Oklahoma, per lungo tempo solido bastione del conservatorismo americano, ha già impresso una svolta sul tema allargando le maglie delle restrizioni: quasi il 10% della popolazione possiede infatti oggi “un permesso per fruire della marijuana per uso medico”, con 2.890 licenze attive negli appositi dispensari sparsi un po’ ovunque. "Sono ben consapevole che oggi c'è un dispensario ad ogni angolo", ha dichiarato il sindaco di Hoklahoma City David Holt, “la marijuana è già libera, non ci sono ostacoli”.
Nel frattempo a Bricktown, quartiere di Oklahoma City, molti ristoranti e hotel si stavano già preparando ad aprire le porte ad un possibile nuovo turismo legato ad un uso più allargato e libero della marijuana, dal Texas o da altri stati vicini, se il voto a favore della legalizzazione totale fosse passato. Dopo la bocciatura, ora dovranno rivedere i loro piani.