AGI - L'Irlanda terrà un referendum per stabilire l'uguaglianza di genere e per eliminare un riferimento costituzionale sul ruolo della donna "casalinga". Il Paese che ha vissuto recentemente molti cambiamenti sociali nonostante sia profondamente cattolica, ha una Costituzione ormai ritenuta datata, avendo 86 anni, ed è già stata emendata negli scorsi anni per rimuovere i divieti sull'aborto e permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Resta però questo riferimento antiquato sul ruolo femminile all'interno della società. Per questo motivo, il referendum che si terrà a novembre punta a modificare gli articoli 40 e 41 e in particolare quando afferma che lo Stato riconosce che "con la sua vita all'interno della casa, la donna dà allo Stato un sostegno senza il quale il bene comune non può essere raggiunto" e che "le madri non saranno obbligate dalla necessità economica a impegnarsi nel lavoro trascurando i loro doveri in casa".
Già nel 2021 si è espresso a favore il forum dei cittadini, che chiedevano di rimuovere questo riferimento e di sostituirlo con un linguaggio neutro e non discriminatorio.
Nell'annunciare il referendum sull'uguaglianza di genere, il governo ha fatto sapere che questo mese istituirà un gruppo interdipartimentale per concordare le proposte.
Il Taoiseach Leo Varadkar ha dichiarato: "Per troppo tempo, le donne e le ragazze si sono fatte carico di una quota sproporzionata di responsabilità di cura, sono state discriminate a casa e sul posto di lavoro, sono state considerate alla stregua di un oggetto o hanno vissuto nella paura della violenza domestica o di genere".
Parlando questa mattina al Palazzo del Governo, Varadkar ha inoltre affermato che "siamo una repubblica incompiuta" fino a quando non ci sarà piena uguaglianza tra uomini e donne.