AGI - Diana è una veterinaria italiana che lotta per bilanciare la vita professionale e personale. Ana, una donna argentina architetto dalla vita frenetica. E poi Susan, medico di un centro di Los Angeles, Divya, professionista di successo, Kim, cresciuta circondata da droghe, violenza e gang, Yuki che lavora senza sosta per mantenere i suoi due figli e Aria, piccola creatura incatenata alle pareti.
Sette storie, sette cortometraggi e cinque lingue per raccontare l’universo quotidiano delle donne, come madri, mogli, figlie, single, impegnate nella lotta contro i pregiudizi, le violenze, ma forti, consapevoli e, soprattutto, coraggiose.
Nell’aula dell’Assemblea generale del Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite, Italia protagonista: venerdì sera è stato proiettato “Tell it like a woman”, film composto da sette episodi raccontati da registe donne, con protagonisti donne.
La proiezione, organizzata dalla missione italiana all’Onu guidata dall’ambasciatore Maurizio Massari in collaborazione con UN woman, puntava a gettare luce sulla lotta contro la violenza di genere.
L’aula dove si svolgono le sedute dell’Assemblea generale era affollata, moltissimi gli italiani, che hanno preso posto tra i banchi dove, generalmente, siedono le delegazioni dei 193 Paesi membri, anche a simboleggiare il fatto che ogni spettatore diventi a sua volta ambasciatore di un messaggio di inclusione e di rispetto per le donne.
L’Italia è molto impegnata in questo campo da anni, e adesso ancora di più come vicepresidente di Un Woman. L’evento ha preceduto l’inaugurazione della 67ª sessione della Commissione sullo stato delle donne, in programma da lunedì 6 marzo.
Il film, la cui canzone “Applause” è candidata all’Oscar, ha visto impegnate registe come Maria Sole Tognazzi e Cahterine Hardwicke, e le giovani registe Lucia Bulgheroni e Silvia Carobbio, attrici come Eva Longoria, Margherita Buy e Cara Delevingne, la star di Bollywood Jacqueline Fernandez, l’attrice premio Oscar Marcia Gay Harden, e artiste come Jennifer Hudson, vincitrice di due Grammy, e Dianne Warren, un Golden Globe. Produttori, Andrea Iervolino e Monika Bacardi.
Alla serata hanno partecipato anche Melissa Fleming, sotto segretario generale alle Nazioni Unite e Maria del Carmen Squeff, rappresentante permanente dell’Argentina all’Onu.