AGI - Un "abuso di potere" che "rivela le insicurezze di Washington". Non usa mezzi termini un portavoce del ministero degli Esteri cinese commentando la decisione degli Stati Uniti di mettere al bando TikTok dai dispositivi governativi.
"Il governo statunitense ha esagerato con il concetto di sicurezza nazionale e ha abusato del potere dello Stato per reprimere le aziende di altri Paesi - ha dichiarato Mao Ning durante un briefing con la stampa - quanto possono essere insicuri di sé gli Stati Uniti, la prima superpotenza mondiale, per temere a tal punto l'app preferita di un giovane?".
Già da tempo la Casa Bianca aveva vietato l'utilizzo del social network sui dispositivi governativi. Ora però si è chiesto la sua rimozione, con tanto di guida per farlo in modo sicuro e una deadline di 30 giorni per adempiere alla direttiva. Sulla stessa linea anche il governo canadese. "Sospetto che quando il governo compirà il passo significativo di dire a tutti i dipendenti federali che non potranno più usare TikTok sui loro telefoni di lavoro, molti canadesi, dalle aziende ai privati, rifletteranno sulla sicurezza dei propri dati e forse faranno delle scelte", ha dichiarato il primo ministro canadese Justin Trudeau ai giornalisti dopo l'annuncio.
E non mancano all'interno del Congresso americano le posizioni più radicali che chiedono di estendere il divieto a qualsiasi app o sito web di proprietà di ByteDance, la società privata cinese che possiede TikTok.
Non va dimenticato che in questa "battaglia social" anche la Cina ha mosso le sue pedine arrivando a vietare già da tempo l'utilizzo di YouTube, Twitter, Facebook e Instagram.