AGI - Nella prima tappa della sua missione in Ucraina, sotto una pioggia battente, Giorgia Meloni ha visitato Bucha città simbolo della ferocia dell'esercito russo, alle porte di Kiev, depositando un mazzo di fiori davanti a una fossa comune dove si trovano i resti di decine di ucraini uccisi. La mano portata più volte alla bocca testimonia lo stato d'animo della premier.
“L’Italia è stata con voi dall’inizio e lo sarà fino alla fine, avete tutto il nostro sostegno”, sono le parole di Meloni rivolte al procuratore di Bucha.
Le autorità di Bucha hanno poi donato al capo del governo italiano una medaglia realizzata con pallottole usate. Proprio in questo sobborgo di Kiev si sono verificati omicidi e violenze nel primo mese del conflitto, quando arrivarono i soldati russi.
La presidente del Consiglio appena arrivata in stazione a Kiev, questa mattina, aveva spiegato il motivo della sua missione a pochi giorni dall'invasione russa. “Credo che fosse giusto e necessario - ha spiegato - essere qui e capire personalmente quello di cui c’è bisogno e aiutare gli italiani a capirlo”: sono le prime parole di Giorgia Meloni arrivata in treno alla stazione di Kiev. Sono qui per capire cosa serve a un popolo che si batte per la sua libertà. È sempre diverso vedere con i propri occhi e credo che aiuti anche gli italiani a capire” ciò che sta accadendo in Ucraina, ha aggiunto Meloni, accolta sul binario dal vice ministro degli Esteri, Yehven Perebynis, che le ha offerto un mazzo di fiori, e dall’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk.
Dopo Bucha, Meloni ha raggiunto adesso Irpin, altra periferia di Kiev bombardata quando arrivarono i soldati russi nel primo mese del conflitto. Qui, davanti a edifici sventrati e anneriti, la premier ha consegnato del materiale per aiutare i residenti, in particolare alcuni generatori.
Prima dell'incontro con Zelensky vi sarà una tappa vicino al muro del ricordo dei caduti per l'Ucraina con una cerimonia di deposizione di corona di fiori.