AGI - Come in una storia alla Tim Burton l'apparire di misteriosi oggetti volanti ha innescato una crisi di fiducia e autorevolezza negli Stati Uniti e nell'amministrazione Biden. Da quando la Casa Bianca è finita sott'accusa per aver aspettato giorni, dopo aver intercettato un 'pallone spia' cinese nei cieli del Nord America, sono spuntati a ripetizione 'oggetti volanti' subito colpiti e affondati. La natura di questi 'oggetti' non è ancora stata compresa ma la Casa Bianca ha esplicitamente detto che, dalle prime indicazioni, non sembrano collegati ad alcuna attività di spionaggio cinese e potrebbero essere stati di natura commerciale.
Nel caso del 'pallone spia' il presidente Joe Biden aveva chiesto che il pallone spia, grande come tre bus scolastici messi insieme, venisse colpito in un'area senza far danni. E così è stato: il 4 febbraio il pallone è stato abbattuto al largo della costa della South Carolina. Ma poi sono spuntati altri tre 'oggetti volanti' misteriosi, in tre giorni: uno nel nord dell'Alaska, uno in Canada e il terzo, domenica, sopra il lago Huron, nel Michigan.
Tutti e tre, intercettati in zone scarsamente popolate, sono stati colpiti nel giro di qualche ora. E nonostante le rassicurazioni della Casa Bianca, in dieci giorni si è innescato un cortocircuito politico e internazionale, alimentato da versioni contrastanti e confuse. Il primo episodio ha portato al raffreddamento dei rapporti Usa-Cina, alla vigilia del primo viaggio ufficiale di Antony Blinken a Pechino, in programma il 5 e 6 febbraio. Il capo della diplomazia americana avrebbe dovuto incontrare il presidente cinese Xi Jinping e parlare di tutto, dall'Ucraina a Taiwan, dal riscaldamento globale ai dazi. Tutto saltato.
Da quel momento sono partiti attacchi incrociati: Washington ha accusato Pechino di aver violato la sovranità nazionale, Pechino ha rilanciato, accusando gli Stati Uniti di aver inviato almeno dieci palloni spia sopra i cieli della Cina, nell'ultimo anno. I primi hanno accusato i secondi di non rispondere al 'telefono rosso' delle emergenze. I cinesi hanno risposto che non erano nello spirito giusto, perché gli Stati Uniti avevano creato un 'clima non idoneo'. In realtà i due Paesi sanno benissimo di spiarsi l'uno l'altro. Secondo un report del dipartimento della Difesa americana pubblicato l'anno scorso, la Cina ha un sistema di 260 satelliti in grado di spiare ogni movimento degli Stati Uniti, e lo stesso possono vantare gli americani.
Come non bastasse, i vertici del comando nordamericano responsabile dello spazio aereo non avevano escluso l'ipotesi che i 'palloni' potessero essere legati ad attività extraterrestre, smontando un secolo di narrazione fantascientifica. Gli alieni invaderanno la Terra presentandosi a bordo di palloni e mongolfiere? Il Pentagono ha dovuto smentire in fretta questa ipotesi, dicendo che "non c'erano segnali" che potessero legare la presenza degli oggetti volanti ad alieni.
A meno di quarantotto ore dall'ultimo abbattimento, di un bersaglio "piccolo e metallico", la Casa Bianca ha detto che gli ultimi tre 'oggetti volanti' avevano probabilmente un proposito "benigno", dunque non erano in azione per spiare e la Cina non sarebbe coinvolta. John Kirby, coordinatore della comunicazione per il Consiglio di sicurezza nazionale, ha escluso che gli 'oggetti' potessero appartenere alla stessa amministrazione americana, ma anche negato qualsiasi legame con Pechino.
Nel frattempo al Congresso c'è fibrillazione: i Repubblicani chiedono spiegazioni chiare e in breve tempo. "Ci sono troppi oggetti in giro nell'aria - ha commentato il senatore Mitt Romney - senza che sappiamo cosa sono". Il recupero dei resti degli 'oggetti' abbattuti dovrebbe fornire elementi d'indagine. Quelli del 'pallone spia' caduto nell'Atlantico sono stati in parte raccolti. In Canada stanno cercando il terzo pallone. Di quello abbattuto in Alaska e l'ultimo, il quarto, sopra il lago Huron, non traccia. A due settimane dall'"invasione", e dopo almeno tre ipotesi fatte, compresi gli 'Ufo', la Casa Bianca non ha ancora una spiegazione su cosa sia realmente avvenuto sopra la testa di più di trecento milioni di americani.