AGI - Sale ancora il bilancio del terremoto che ha messo in ginocchio la Turchia e la Siria: sono oltre 41mila le vittime. Secondo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, infatti in Turchia sono morte 35.418 persone. A queste si devono aggiungere i morti in Siria che, secondo l'ultimo bilancio, sono almeno 5.714 (dati riferiti dal governo siriano e dai ribelli che controllano la maggior parte delle aree colpite).
Un doppio salvataggio miracoloso ha avuto luogo a Kahramanmaras, città vicina all'epicentro: un ragazzino di 17 anni è stato tratto in salvo questa mattina,
Poco prima un'altra persona era stata estratta dalle macerie in vita. Sempre a Kahramanmaras le squadre di soccorso sono impegnate da ieri in una lotta contro il tempo per estrarre dalle macerie due donne e una bambina di appena due mesi. Un altro salvataggio ai limiti dell'incredibile è avvenuto questa mattina ad Adiyaman, una delle città più vicine all'epicentro, qui sono stati salvati un bambino e una donna di 62 anni.
Atterrato ad Alepppo un aereo saudita carico di aiuti
Intanto un aereo saudita carico di aiuti per le vittime del terremoto è atterrato questa mattina ad Aleppo, la seconda città della Siria, duramente colpita dal terremoto. È la prima volta in più di un decennio che un aereo saudita atterra in Siria, secondo quanto annunciato il ministero dei trasporti siriano. L'isolamento diplomatico del governo siriano è stato quindi rotto dall'arrivo di aerei carichi di aiuti umanitari: circa 35 tonnellate di cibo, conferma l'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA.
Il presidente Bashar al-Assad è stato ostracizzato da diversi Paesi arabi da quando è stato espulso dalla Lega Araba alla fine del 2011, dopo l'inizio di una rivolta popolare contro il regime che è degenerata in guerra civile. L'Arabia Saudita ha interrotto i legami con il presidente siriano nel 2012 e ha sostenuto i ribelli all'inizio della guerra, che sta per entrare nel suo 12° anno.
Riyadh si è impegnata a fornire aiuti sia alle aree controllate dal governo che a quelle controllate dai ribelli nel nord-ovest, anch'esse duramente colpite dal terremoto che ha ucciso più di 3.600 persone nel Paese.