AGI - "Un anno dopo l’avvio dell’aggressione il presidente Putin non sta preparando la pace, sta lanciando una nuova offensiva". Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg disegna il quadro della guerra in Ucraina. "Gli aiuti devono raggiungere l'Ucraina prima dell’attacco. La velocità salva vite", ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.
Sulla fornitura eventuale fornitura di caccia a Kiev: "Bisogna fare una distinzione: l'anno scorso si discuteva dell'istituzione di una no-fly zone con l'impegno degli aerei della Nato. E' molto diverso da ciò che si discute ora sulla possibilità che alleati Nato mandi loro aerei che gli ucraini potranno usare. Inviare aerei Nato per una no-fly zone sarebbe un coinvolgimento diretto nel conflitto, è molto diverso invece fornire capacità militari".
Il segretario generale della Nato ha poi ribadito il ruolo centrale dell’Italia. “Ho incontrato il primo ministro, Giorgia Meloni, dopo che ha assunto le funzioni pochi mesi fa e il messaggio da parte sua è stato molto chiaro. Ho incontrato il ministro degli Affari esteri, il ministro della Difesa, che verrà qui domani, e il messaggio del governo italiano è di sostegno assoluto all’Ucraina, agli sforzi della Nato di dare supporto all’Ucraina, e quindi tutti gli alleati Nato, inclusa l’Italia, concordano su questo e continuano a dare sostegno".
Per Stoltenberg "è stato dato significativo sostegno, accogliamo ovviamente più sostegno da tutti gli alleati, Italia inclusa. E accolgo il fatto che Italia e Francia stiano lavorando insieme per fornire avanzati sistemi di difesa aerea, Samp-T. Quindi, sono assolutamente sicuro che l’Italia rimarrà un forte sostenitore del forte impegno della Nato per l’Ucraina, anche per l'Italia comprese che la sicurezza di tutti.
Sarebbe una tragedia per gli ucraini se il presidente Putin vincesse e sarebbe un pericolo per noi, perché ci renderebbe più vulnerabili e perché darebbe il messaggio che si può usare la vile forza contro le leggi internazionali per ottenere ciò che si vuole”.