AGI - L'Ucraina ha attaccato il musicista britannico Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, per un discorso alle Nazioni Unite in cui, pur condannando l'invasione russa dell'Ucraina, non ha escluso le ragioni di Mosca. Waters, 79 anni, è stato invitato dalla Russia al Consiglio di sicurezza; nel suo intervento video ha premesso che "L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa è stata illegale. La condanno nei termini più forti possibili", ma ha poi aggiunto che "non è stata immotivata. Quindi condanno anche i provocatori nei termini più forti possibili".
L'ambasciatore ucraino presso l'ONU ha replicato, giocando sul titolo di una delle canzoni più famose dei Pink Floyd: "Che tristezza per i suoi ex fan vederlo accettare il ruolo di semplice mattone nel muro, un muro di disinformazione e propaganda russa", ha detto Sergiy Kyslytsya.
Già nello scorso settembre, Waters è stato dichiarato "persona non grata" dalla città polacca di Cracovia che ha annullato i suoi concerti a causa delle sue posizioni sulla guerra: aveva infatti affermato che l'Occidente avrebbe dovuto smettere di fornire armi a Kiev, accusando il Presidente Volodymyr Zelensky di permettere il "nazionalismo estremo" in Ucraina e invitandolo a "porre fine a questa guerra mortale". Nei giorni scorsi, Polly Samson, autrice di testi delle canzoni del gruppo e moglie di un altro Pink Floyd, David Gilmour, ha definito Waters "antisemita" e "apologeta di Putin" in un tweet.