AGI - Un marinaio della Royal Navy, Morrell Murphy, dichiarato morto durante la Seconda guerra mondiale, festeggia il suo centesimo compleanno con la sua famiglia e una cartolina inviatagli dal re Carlo III e dalla consorte Camilla.
Lo riferisce la Bbc riportando l’incredibile storia di vita di Murphy, miracolosamente sopravvissuto a un attacco tedesco alla fregata HMS Capel nel dicembre 1944 nel Canale della Manica, nel quale morirono più di 70 membri dell’equipaggio. Quattro giorni dopo quel tragico fatto, la famiglia venne informata della sua morte e ricevette una lettera di simpatia dal re Giorgio VI.
“Profondamente dispiaciuto di informarla che suo figlio HM Murphy è stato denunciato come disperso presumibilmente ucciso durante il servizio di guerra” recitava il telegramma prioritario datato 30 dicembre 1944, indirizzato alla madre del marinaio ma aperto dal padre. Grande fu l’incredulità dei suoi famigliari nel vederlo ritornare a casa il mese successivo, per giunta in buona salute.
Nato a Lisburn, in Irlanda del Nord, Murphy era entrato nella marina reale a soli 19 anni, proprio nel giorno della festa nazionale di St Patrick, nel 1942, pertanto in piena guerra. Durante quel tragico incidente, le autorità britanniche non si accorsero che il marinaio nord-irlandese fosse sopravvissuto, tratto in salvo da una nave Usa venne poi trasportato e ricoverato in Francia. Quando il mese successivo arrivò senza preavviso a casa dei suoi genitori,”ci sono state lacrime di gioia quando hanno aperto la porta e hanno scoperto che ero io", ha raccontato l’uomo centenario. "Ricordo mia sorella che correva a una cabina telefonica per dire ai miei cugini e a mio zio e mia zia che stavo bene", ha aggiunto Murphy, ancora emozionato.
Per molti anni non ha voluto parlare dell'attacco con i siluri all'Hms Capel, ma recentemente è entrato nei dettagli sul sito web della stessa Royal Navy. "Sono stato spazzato via dal ponte con i miei vestiti fatti a pezzi e gli stivali volati via – ha testimoniato – Quando sono caduto in mare e sono tornato in me sono riuscito a nuotare fino a una zattera di salvataggio e a salire a bordo per unirmi ad altri sei o sette sopravvissuti”.
Dopo circa due lunghe ore alla deriva, fu prelevato da una torpediniera americana, portato al porto di Cherbourg e poi all'ospedale da campo statunitense a circa tre miglia di distanza. "Nessuno registrò il mio nome, grado o nave. Dopo un rapido esame per ipotermia e del cibo fui dimesso la mattina dopo”, ha ancora riferito Murphy, con grande lucidità. Nonostante il trauma di quel terribile attacco, tornò in Marina e rimase in servizio fino alla fine della guerra.
"Non mi furono offerti vestiti puliti e tornai a piedi nudi al porto con indosso una maglia macchiata d'olio”, ha ricordato con orgoglio.
Successivamente Murphy proseguì la carriera nel servizio civile fino al suo pensionamento. Ora vive nella contea di Down e sua nipote Jennifer ha organizzato una festa per celebrare il suo centesimo compleanno.
"È difficile credere che ora ho 100 anni. Difficile credere di essere sopravvissuto a tutti questi anni, ma mi godo ancora la vita”, ha commentato Murphy a Bbc News. Un’altra emozione grande è stata ricevere un biglietto dal re Carlo III in persona, che si è congratulato con lui per l'importante traguardo appena raggiunto.