AGI - Il Collegio dei commissari dell'Unione europea - con la presidente Ursula von der Leyen e quindici dei suoi commissari - si è riunito a Kiev. Per la prima volta in un Paese in guerra. L'intento era di trasmettere il messaggio di vicinanza, con una maggiore integrazione economica dell'Ucraina nell'Unione e, allo stesso tempo, stringere ancora di più la morsa delle sanzioni contro Mosca. "Ore emozionanti" di colloqui bilaterali, come le ha definite von der Leyen, tra i commissari e i ministri ucraini e quattro ore di sessione plenaria che hanno portato a una serie di accordi economici e non solo.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha esortato la leader Ue a "ridurre la capacità della Russia di eludere le sanzioni" visto che Mosca "ha accelerato la sua capacità di adattamento" e, parallelamente, l'Ue ha "rallentato" sulle misure restrittive. "Lo sappiamo tutti: ora la Russia sta concentrando le sue forze preparandosi a un tentativo di vendetta non solo contro l'Ucraina, ma anche contro l'Europa libera e il mondo libero", ha avvertito Zelensky. Von der Leyen, per risposta, ha annunciato che entro il 24 febbraio, anniversario dell'invasione, arriverà il decimo pacchetto di sanzioni. "Stanno già erodendo l'economia russa, il price al petrolio costa a Mosca 160 milioni di euro al giorno", ha spiegato.
Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, ha insistito sull'importanza che il nuovo pacchetto di sanzioni continui a complicare l'accesso della Russia a componenti tecnologici chiave che potrebbe utilizzare nei droni e in altre armi con cui attacca l'Ucraina. E ha annunciato che i soldati ucraini che verranno addestrati dalla missione Ue saranno 30 mila (non più solo 15 mila) e impareranno a manovrare i carri armati Leopard 2 che sono in arrivo da diversi Stati.
Nel frattempo a Bruxelles il Consiglio Ue ha dato il via libera alla settima tranche di aiuti militari da 500 milioni di euro, portando il totale a 3,7 miliardi. Nel dialogo a Kiev, il processo di adesione all'Ue ha ovviamente occupato lo spazio centrale. Il premier Denys Shmyhal ha ribadito l'intenzione di soddisfare tutti i requisiti entro due anni. Von der Leyen, pur sottolineando "i buoni progressi" ucraini, ha chiarito che "l'adesione è questione di merito".
L'esecutivo europeo pubblicherà in primavera il suo rapporto sui progressi fatti dall'Ucraina. Bruxelles ha in ogni caso offerto maggiore integrazione su diversi fronti, dal mercato unico al roaming ai programmi di ricerca e formazione. La Commissione proporrà di prorogare per un altro anno la rimozione di tutte le barriere commerciali e le tariffe sulle merci ucraine e di prorogare di altri sei mesi l'abolizione delle spese "roaming" per ridurre il costo delle telefonate tra l'Ue e l'Ucraina.
Kiev aderirà inoltre al Programma Mercato Unico, che fornirà sostegno alle imprese del Paese per favorirne l'accesso al mercato europeo, la crescita e l'internazionalizzazione. E ai 18 miliardi di euro di aiuti macrofinanziari (prestiti) che l'Ue consegnerà all'Ucraina nel 2023, se ne aggiungeranno 145 milioni in assistenza umanitaria e altri 305 milioni in cooperazione bilaterale per ricostruire le infrastrutture e sostenere il processo di riforme.