AGI - Centinaia di nastri colorati lasciati intorno alla Cattedrale di St.Mary a Sydney, dove si svolgeranno i funerali del cardinale George Pell, condannato e poi assolto dalle accuse di abusi sessuali su minori. Sono uno dei simboli della protesta promossa da Paul Auchettl, vittima di un prete pedofilo, e dall'attivista australiana Pauline Pantsdown.
"Sono venuto a Sydney per annodare nastri per le persone che sono troppo malate o non sono più in vita, e per le loro famiglie che sono troppo arrabbiate per venire qui", ha detto Auchettl all'emittente pubblica australiana Abc.
La protesta è iniziata poche ore prima dell'arrivo del feretro di Pell, morto per complicazioni cardiache all'età di 81 anni il 10 gennaio durante un'operazione all'anca a Roma.
Nella cattedrale è stata allestita la camera ardente e sono previste veglie di preghiera, in attesa del rito funebre che si terrà domani. Al cardinale Pell sono stati negati i funerali di Stato, proprio per le polemiche intorno alla figura dell'alto prelato.
Per giovedì è prevista un'altra manifestazione di protesta, organizzata da Lgtbi Community Action for Rainbow Right che ha dato appuntamento ad Hyde Park, di fronte alla cattedrale. L'Alta Corte Regionale del Nuovo Galles del Sud non ha ancora deciso se accogliere le richiesta della polizia affinché la manifestazione venga vietata.
Pell è stato condannato nel 2018 a sei anni di carcere per cinque episodi di abuso su minori negli anni Novanta. Sentenza annullata nel 2020, dopo che il cardinale era stato per 13 mesi in prigione. Nel 2015 una commissione governativa, che esaminava gli abusi degli ecclesiastici, ha scoperto che almeno 14 sacerdoti di Ballarat avevano abusato sessualmente di bambini e che c'erano state almeno 130 accuse circostanziate dal 1980. Sono state 4500 le denunce raccolte contro più di 1800 ecclesiastici per abusi sessuali compiuti tra il 1985 e il 2015, vicende delle quali Pell, come si scoprì nel 2017, era consapevole.