AGI - Il bombardamento di un edificio residenziale a Kharkiv avvenuto in serata ha ucciso una persona e ne ha ferite altre tre. Lo ha riferito il sindaco della seconda città ucraina, Igor Terekhov, citato dall'agenzia Unian. Secondo le testimonianze riportate, il quarto piano di una parte dell'edificio è stato distrutto; i servizi di emergenza sono ancora mobilitati.
Gli attacchi missilistici russi delle ultime ore in Ucraina hanno ucciso 3 persone nella città di Kherson. Lo hanno riferito funzionari ucraini, secondo quanto riporta il Guardian. "Oggi l'esercito russo ha bombardato atrocemente Kherson tutto il giorno", aveva detto ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale.
Scholz: "Non sarà una guerra Russia-Nato"
La guerra in Ucraina non si trasformerà in un conflitto fra la Russia e la Nato: lo ha sottolineato, al termine di un incontro con il presidente cileno Gabriel Boric durante la sua missione in America Latina, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Abbiamo contribuito a che non ci sia un'escalation del conflitto, perché questa avrebbe gravi conseguenze per il mondo intero. Porterebbe, ad esempio, a una guerra fra la Russia e i Paesi della Nato, ma questo non succederà: lo impediremo con tutte le forze, siamo riusciti finora e continueremo a farlo".
"Si tratta di sostenere l'Ucraina, di avere un dibattito serio per prendere le decisioni che devono essere prese e questo non deve diventare una gara su chi manda più armi", ha aggiunto. E ha spiegato che, come anche il suo omologo americano Joe Biden, non vuole inviare truppe in Ucraina proprio per evitare l'escalation. Oggi, Scholz aveva escluso di voler inviare aerei da combattimento in Ucraina dopo avere invece accettato nei giorni scorsi di fornire 14 carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca.
Crosetto: "Senza aiuti l'Ucraina potrebbe soccombere"
"Stiamo inviando quello che gli ucraini ci hanno chiesto per difendersi dagli attacchi missilistici che stanno colpendo principalmente obiettivi civili e infrastrutturali. In questo decreto, cosa che purtroppo non interessa nessuno, abbiamo messo anche tende riscaldate, vestiario e una quantità enorme di generatori per fornire energia elettrica a milioni di persone". Lo ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista sul Corriere della Sera.
Il responsabile della Difesa ha sottolineato che "l'Europa non schiera nulla" ma che "alcune nazioni hanno deciso di fornire carri, su richiesta Ucraina, perchè si prepara un attacco russo su larga scala". "La scelta non nasce dalla volontà di proseguire la guerra, ma dalla necessità di aiutare una nazione aggredita a fronteggiare un attacco in cui la Russia impiegherà i 300 mila soldati che sta finendo di addestrare - ha aggiunto - un attacco così sproporzionato che se l'Ucraina non ricevesse gli aiuti potrebbe solo soccombere".
"Molti italiani sono contrari da mesi, la verità è che nessuno di noi vuole la guerra e l'obiettivo del governo è fare di tutto per farla finire - ha precisato il ministro della Difesa - dobbiamo spiegare all'opinione pubblica che sono i russi a volere l'escalation, per non lasciar passare la menzogna che siano gli altri, cioè tutti noi, a non cercare la pace. Se nessun carro armato russo avesse varcato il confine dell'Ucraina non ci troveremmo in questa situazione".
Mosca: "Inutile pensare di poter negoziare"
Visto che gli Stati Uniti hanno deciso di fornire all'Ucraina i carri armati, è inutile pensare di poter negoziare "non solo con Kiev, ma anche con i suoi burattinai". Lo ha detto in un'intervista all'agenzia russa Ria Novosti il viceministro degli Esteri di Mosca, Serghei Ryabkov. "La nostra posizione sull'argomento è nota, credo, anche a Washington. Siamo pronti a studiare iniziative serie per risolvere la crisi ucraina, ma finora nessuno le ha davvero formulate. Nelle condizioni attuali, quando Washington ha annunciato la decisione di fornire carri armati, e i suoi vassalli, tra cui Ottawa, competono su quanti ne forniranno, non solo è inutile parlare con gli ucronazisti, ma anche con i loro burattinai. Molti di loro sono semplicemente caricature nella loro ignoranza", ha sottolineato Ryabkov.
Relazioni Russia-Usa in un "vicolo cieco"
"Le nostre relazioni (con gli Stati Uniti, ndr) sono in un vicolo cieco a causa della linea anti-russa di Washington, che si è inasprita di anno in anno e di mese in mese negli ultimi anni", ma "ci auguriamo che la tattica dei piccoli passi porti alla fine a soluzioni reciprocamente accettabili sulle questioni più importanti dell'agenda bilaterale". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, in una intervista all'agenzia Ria Novosti.
"L'intera situazione della sicurezza, compreso il controllo degli armamenti, è stata tenuta in ostaggio dalla linea degli Stati Uniti di infliggere una sconfitta strategica alla Russia", ha aggiunto Ryabkov, ma "ora siamo comunque impegnati nel lavoro preparatorio per il prossimo ciclo di consultazioni russo-americane, anche se la loro data e il loro luogo non sono stati ancora determinati".