AGI - Kyryl Tymoshenko, il numero due dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha presentato le dimissioni dall'incarico. Dopo aver ringraziato il capo dello Stato "per la fiducia e l'opportunità di compiere buone azioni ogni giorno e ogni minuto", Tymoshenko ha confermato le indiscrezioni che nelle scorse ore erano circolate sulla stampa ucraina con un messaggio su Telegram. Secondo i giornali, nelle prossime ore ci potrebbero essere altri cambiamenti nel governo di Kiev, dopo che nei giorni scorsi erano emersi fatti di corruzione nell'ambito dei rifornimenti alimentari per l'esercito.
"Voglio essere chiaro, non ci ci sarà ritorno al passato, a quello che facevano varie persone vicine alle istituzioni o quelli che trascorrevano una vita a rincorrere una poltrona", ha assicurato ieri Zelensky. Il capo di Stato - che ha promesso novità in proposito nei prossimi giorni - ha ricordato che proprio lo scorso sabato il governo aveva defenestrato un ministro che aveva accettato una tangente. Non ne ha fatto il nome ma domenica i media ucraini avevano raccontato che era stato licenziato il vice ministro delle infrastrutture Vasyl Lozynskiy, che avrebbe ricevuto una tangente di 400 mila dollari: secondo le forze dell'ordine, il denaro era una tangente per aver truccato una gara d'appalto per l'acquisto di generatori di elettricità e altre apparecchiature.
L'ombra della corruzione
E sempre sabato il ministero della Difesa ucraino era stato costretto a smentire di aver firmato contratti a prezzi gonfiati per prodotti alimentari destinati ai soldati e aveva liquidato un'inchiesta giornalistica in proposito come "manipolata": secondo la denuncia, il ministero acquista prodotti per i militari "due o tre volte più costosi" di quelli che possono essere acquistati nei negozi al dettaglio a Kiev.
L'inchiesta in particolare riguarda un accordo concluso dal ministero della Difesa per i servizi di ristorazione nel 2023 destinati alle unità militari di stanza nelle regioni di Zhytomyr, Kiev, Poltava, Sumy, Cherkasy e Chernihiv. L'importo della transazione è di 13,16 miliardi di grivna (ovvero più+ di 350 milioni di dollari).
La corruzione in Ucraina è un male endemico tanto che il Paese, nella classifica annuale di Transparency International figura al 122esimo posto (su 180 Paesi), non molto meglio della Russia. E rappresenta uno dei punti centrali nelle riforme nel percorso di adesione all'Ue.